Ambulanze impegnate per il coronavirus: restano “scoperti” i Pronto soccorso estivi

Ambulanze impegnate per il coronavirus: restano “scoperti” i Pronto soccorso estivi
di Maddalena MONGIò
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Venerdì 12 Giugno 2020, 08:47
Stagione turistica più corta, per la sanità. Ma il Covid incombe anche sulla copertura delle ambulanze estive: sulle 11 previste ci sono state solo 6 candidature. Perché? Semplice, le associazioni di volontariato che normalmente sono impiegate per il servizio quest'anno hanno messo 5 ambulanze a disposizione della Asl di Lecce per il trasporto dei sospetti Covid e per questo quelle disponibili sono solo 6 che al momento al vaglio degli uffici competenti per la verifica dei requisiti.

In pratica o si coprono le postazioni estive del 118 oppure il trasporto dei casi Covid sospetti e pare difficile che per il primo luglio si possa decidere di azzerare totalmente il servizio con le ambulanze dedicate al Covid visto che ancora il virus è in circolazione nelle altre regioni. Il servizio di guardia medica e 118, nelle località turistiche, partirà dall'1 luglio e si concluderà il 31 agosto, mentre per il servizio Dialisi vacanza 2020 è tutto pronto e si attendono solo i turisti.
Sforbicia un mese di servizio, l'Azienda sanitaria salentina, visto che in tempo di no-Covid le guardie mediche e le postazioni del 118 nelle marine e nelle località ad alta vocazione turistica partivano a metà giugno e chiudevano i battenti a metà settembre. Nessuna variazione, invece, sul numero di sedi della guardia medica turistica che rimangono 21 (Casalabate, Torre Chianca, Frigole, San Cataldo, San Foca, Torre dell'Orso, Torre Lapillo, Santa Maria al Bagno, Sant'Isidoro, Otranto, Santa Cesarea Terme, Castro, Andrano, Tricase Porto, Santa Maria di Leuca, Torre San Giovanni, Torre Vado, Lido Marini, Gallipoli, Torre Suda, Marina di Mancaversa) come lo scorso anno e delle 11 postazioni 118 (Gallipoli, Santa Maria al Bagno, Sant'Isidoro, Casalabate, Torre Chianca, San Cataldo, San Foca, Villaggio Conca Specchiulla, Torre Lapillo, Torre San Giovanni, Torre Vado), in servizio h24, che sono state riconfermate.

La notizia della stagione small, per guardie mediche e 118 estivi, ha procurato qualche mal di pancia ai sindaci dei comuni interessati perché in realtà lo spiagge si sono già popolate. Il Covid fa comprimere la tempistica, ma per luglio e agosto la Asl è benaugurante verso i flussi turistici.
«Il notevole afflusso turistico che si prevede nel Salento nei mesi di luglio e agosto determina, ove non adeguatamente affrontato, pesanti criticità nel pronto soccorso di alcuni ospedali aziendali, in particolare negli ospedali di Lecce, Gallipoli e Copertino, a causa dell'aumento progressivo di utenti che vi afferiscono anche per casi non urgenti». Speriamo che la Asl sia profetica e davvero il flusso turistico sia se non pari almeno vicino a quello degli anni passati. Sia quel che sia, la Asl ha deciso che per decongestionare i pronto soccorso degli ospedali di Lecce, Gallipoli, Copertino, dai codici bianchi e verdi aggiuntivi, di aprire tre sedi di assistenza sanitaria turistica a cui affidare i casi a bassa criticità. Per queste postazioni saranno reclutati sei medici per il pronto soccorso del Vito Fazzi di Lecce, e rispettivamente tre per Gallipoli e altrettanti per Copertino.

Per quanto riguarda le sedi della guardia medica turistica, come avviene ogni anno, saranno i Comuni a mettere a disposizione i locali attrezzati per l'uso, al netto del materiale e delle attrezzature sanitarie che invece saranno messi a disposizione dei medici dalla Asl. L'affidamento delle postazioni per le ambulanze estive sarà gestito dall'area del Patrimonio, mentre per i medici il rapporto sarà gestito dall'Ufficio Convenzioni. Rimane, dunque, il rebus delle ambulanze estive e l'interrogativo non è da poco. Lo scorso anno la querelle sull'affidamento delle postazioni estive ha riguardato il fatto che il primo bando è andato sostanzialmente deserto con l'eccezione di tre postazioni aggiudicate. Successivamente si accavallarono incontri su incontri con inviti diretti alle associazioni di volontariato che fecero la richiesta di un incremento di seimila euro mensili a postazione, rispetto ai 12.500 percepiti normalmente.
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