«Pronti a bloccare la fabbrica»: la protesta degli operai Alcar

«Pronti a bloccare la fabbrica»: la protesta degli operai Alcar
di Pierpaolo SPADA
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Giovedì 21 Novembre 2019, 14:59 - Ultimo aggiornamento: 15:19
«Basta con le prese in giro, rispettate i vostri impegni o bloccheremo la fabbrica». Operai in sciopero all'Alcar Industrie di Lecce contro il mancato pagamento degli stipendi e la totale assenza di certezze sul futuro dell'azienda, rilevata ad agosto dal gruppo Metec di Torino. In questo momento è in corso il primo confronto tra il nuovo amministratore delegato, Giovanni Rizzi, e i segretari di FimCisl, FiomCgil, FailmsCisal e Usb. È il primo step della consultazione sindacale prevista per il passaggio dei 291 dipendenti dalla Alcar srl, fallita il 2 giugno e acquisita (solo il ramo Lecce e non anche quello di Vaie) all'asta da Metec il 21 ottobre scorso.

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Il problema è rappresentato dalla difficoltà di approvvigionamento finanziario di Metec in ragione del sequestro a cui l'azienda è sottoposta dal 26 settembre scorso per i fatti connessi alla mancata riconversione di Termini Imerese. È in corso a tal fine un'interlocuzione con alcune banche che, però, fin qui, hanno condizionato la propria disponibilità all'aumento di capitale e al piano industriale che la nuova proprietà di Alcar Industrie non ha ancora attuato e presentato. Si prevede un nuovo rinvio dei pagamenti (anche per i fornitori) e nuovi scioperi. Intanto, già da una settimana, per carenza di materie prima (stop dei fornitori) quasi tutti i dipendenti sono riposti in ferie e la produzione azzerata.
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