Porto per maxi yacht: imprenditori statunitensi pronti ad acquistare il progetto

Il progetto del porto
Il progetto del porto
di Elio PAIANO
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Sabato 23 Giugno 2018, 05:30
Svolta per il porto turistico di Otranto, l’atteso Marina della città più orientale d’Italia. Il progetto della Condotte d’Acqua spa, superata ormai la fase autorizzativa, potrebbe presto essere acquisito da una importante cordata di imprenditori statunitensi, decisi a garantire l’attracco, sulla costa idruntina, di maxi yacht di lusso.
Un passo indietro. Per uscire dalle difficoltà economiche - che da oltre un anno impediscono l’avvio del cantiere per la realizzazione del porto - e salvare circa seimila lavoratori, il primo giugno a Roma è stata infatti costituita la “Condotte d’Acqua”, una newco pensata proprio per rilanciare il colosso italiano e internazionale delle costruzioni Condotte d’acqua Spa.
Un porto turistico con 450 posti per yatch e maxi yatch, un attracco per navi da crociera, approvato da tutti gli enti, confermato dal Consiglio dei Ministri, ma che resta ancora al palo, dopo dieci anni spesi per far fronte alla burocrazia e ottenere tutte le autorizzazioni necessarie.
Lo scorso maggio, poi, il Tribunale di Roma ha accolto la richiesta di concordato con riserva presentata dalla società per «fare fronte finanziariamente al corposo portafoglio ordini (circa sei miliardi di euro) e all’oggettiva difficoltà di incasso degli ingenti crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni». Una impasse nella quale si è incagliato anche il progetto del porto otrantino, del valore di circa 50 milioni di euro.
Ora, con la nascita della newco - nell’ambito della quale il controllo societario è passato dalla finanziaria Ferfina al fondo equity Oxy Capital - si potrà, poco a poco, far fronte ai debiti e rilanciare gli investimenti. Il progetto pensato per la Città dei Martiri, che non ha - a oggi - un porto turistico adatto ad accogliere un target medio-alto - ha quindi acquistato valore e appetibilità sul mercato, giacché potrebbe essere immediatamente cantierizzato: non manca nemmeno una autorizzazione ed è stata già deliberata la cessione, alla firma, dello specchio acqueo per 50 anni.
La costituzione della newco è stata annunciata da un comunicato del gruppo Condotte. Prende corpo il nuovo soggetto imprenditoriale che avrà la mission di rilanciare il brand e i valori di una delle più antiche aziende d’Italia, nata nel 1880, salvaguardandone le elevate competenze, la specializzazione tecnologica e il prezioso capitale uman». Insomma, la newco traghetterà verso il rilancio la “parte sana” del gruppo, con buona parte dei contratti di costruzione attivi e il personale della capogruppo.
Ecco perché, per il porto di Otranto, si è già prefigurata una cessione a titolo oneroso a una cordata di imprenditori Usa, specializzati proprio in maxi yatch e navi da crociera. Tale cordata, secondo i bene informati, sarebbe già pronta a corrispondere a Condotte un compenso per la cessione del progetto, interamente approvato, e dare così inizio all’investimento. Una partita che si gioca nel mondo dell’alta finanza, dunque, e che darà i suoi frutti, presumibilmente, subito dopo l’estate.
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