L'allerta del Procuratore nazionale: «Segnalata la fragilità del sistema»

L'allerta del Procuratore nazionale: «Segnalata la fragilità del sistema»
di Matteo CAIONE
2 Minuti di Lettura
Domenica 3 Gennaio 2021, 11:49

Le mafie si insinuano dove fiutano l'affare, ovvero quasi sempre nei settori trainanti di un territorio. Anche per questo il Salento fa registrare un basso indice di permeabilità negli ambiti del sistema economico locale che sono meno sviluppati di altri: la provincia di Lecce è infatti all'84esimo posto per il rischio di infiltrazioni mafiose nell'agricoltura e nel tessuto imprenditoriale, al 103esimo per le costruzioni, all'86esimo per il mercato immobiliare. Ma sono bassi, per il Salento, anche i valori dell'indicatore di microcriminalità che mette insieme il tasso di delittuosità relativo a furti, rapine, incendi e danneggiamenti: Lecce è al 72esimo posto, la provincia più virtuosa di Puglia su questo fronte. Come sottolinea il rapporto Eurispes, la permeabilità ha una natura complessa e multidimensionale che non può essere ridotta esclusivamente a un fenomeno di violenza ma deve essere analizzata attraverso una più ampia lente socio-economica. È una criminalità che sa bene come mimetizzarsi. Lo studio mette in luce il camaleontismo delle organizzazioni mafiose che per infiltrarsi nel tessuto produttivo e sociale si adeguano alle caratteristiche dei vari territori e mutano a seconda del momento storico. E anche per questo il Paese presenta una eterogeneità delle cause di permeabilità. «Lo studio dell'Eurispes - commenta il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho - fornisce indicazioni di grande interesse che ci aiutano a proiettare con sempre maggiore puntualità le strategie di contrasto e nello stesso tempo segnala gli snodi di maggiore fragilità del sistema economico e sociale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA