Brindisi, i nomi dei magistrati in corsa per il posto di procuratore aggiunto

Brindisi, i nomi dei magistrati in corsa per il posto di procuratore aggiunto
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Mercoledì 19 Ottobre 2016, 09:52 - Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre, 08:20
Dodici candidati su 19 sono magistrati delle Procure di Brindisi, Taranto e di Lecce. Aspirano tutti a diventare il numero due della Procura di Brindisi. I nomi sono nell’elenco pubblicato nei giorni scorsi dal Consiglio superiore della magistratura (Csm) e riguardano gli aspiranti al posto di procuratore aggiunto lasciato da Nicolangelo Ghizzardi. Elenco che tiene conto soltanto del criterio di anzianità.
Ed è per questo che al primo posto c’è Nicola D’Amato, sostituto procuratore generale del distretto di Lecce, Brindisi e Taranto, dopo gli anni da pubblico ministero nella Procura ordinaria di Lecce e nella Direzione distrettuale antimafia (Dda). C’è D’Amato ma ci sono anche i giovani pubblici ministeri come i fratelli Milto e Giuseppe De Nozza, Pierpaolo Montinaro ed Antonio Costantini, tutti sostituti della squadra che, con a capo Marco Dinapoli, continua ad avere una particolare attenzione ai reati contro la pubblica amministrazione ed alla corruzione in particolare.
La partita è aperta, al netto delle previsioni che quotidianamente girano nei corridoio dei Palazzi di Giustizia di Brindisi e di Lecce, orientate per lo più a dare per scontata la nomina di questo o quel magistrato delle due Procure. Prima la commissione e poi il plenum del Csm scioglieranno definitivamente il nodo su uno dei 19 pubblici ministeri che vorrebbero dare una svolta alla carriera professionale con un incarico semidirettivo.
 
E le nomine più recenti stanno confermando che il criterio dell’anzianità non venga automaticamente considerato prioritario: per la Procura di Chieti la commissione del Csm ha indicato un pubblico ministero che nella graduatoria per anzianità si trovava al 22esimo posto su 23 candidati. E se il plenum dovesse dare il placet, andrebbe a dirigere il lavoro di colleghi con una età anagrafica e professionale di parecchi anni più avanti.

Ad ogni modo, la graduatoria che sarà presa in esame dalla commissione vede al secondo posto, dietro Nicola D’Amato, il pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia, Guglielmo Cataldi. Il magistrato, cioè, che ha coordinato le inchieste degli ultimi 15 anni sulla Sacra corona unita salentina. Segue Lorenzo Lerario, sostituto procuratore generale a Taranto. In lizza anche gli altri due pm della Dda di Lecce: Alberto Santacatterina, arrivato dalla Procura di Brindisi; ed Alessio Coccioli, arrivato dalla Procura di Taranto.

Quattro, come detto, le candidature dei pm della Procura di Brindisi. Ed a Brindisi tornerebbe volentieri, ma come aggiunto, il pm Antonio Negro, in forza alla Procura di Lecce e distaccato da alcuni mesi a Roma per fare parte della commissione dell’esame di magistratura. Lecce esprime un’altra candidatura: Giovanni Gagliotta, pubblico ministero applicato negli ultimi anni al progetto di informatizzazione della Procura. Da Taranto, oltre a Lorenzo Lerario, concorre anche Maurizio Carbone, ex segretario nazionale dell’Associazione nazionale magistrati (Anm).
Nutrita la partecipazione dei magistrati della Procura di Bari: Carmelo Rizzo e Renato Nitti, pm della Dda; Desirè Degeronimo, ex pm della Procura; e Pietro Pollidori, pm.
Completano l’elenco Antonio Clemente, pm della Procura di Benevento; Angelo Cavallo, pm della Dda di Messina; ed Achille Bianchi, magistrato distaccato al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
 
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