Pressioni e minacce a Minelli: condannato l'ex presidente dell'ordine dei medici di Lecce Pepe a 7 anni

Pressioni e minacce a Minelli: condannato l'ex presidente dell'ordine dei medici di Lecce Pepe a 7 anni
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Venerdì 27 Gennaio 2023, 20:38 - Ultimo aggiornamento: 20:39

Per ipotesi di concussione e abuso d’ufficio è stato condannato a una pena di 7 anni di reclusione l’ex presidente dell’ordine dei medici di Lecce, Luigi Pepe, 77 anni, al termine di un processo con rito ordinario la cui parte civile principale è l’immunologo Mauro Minelli. Il processo si è concluso oggi. Il pm d’udienza, Donatina Buffelli (l’inchiesta era stata coordinata dal pm Paola Guglielmi) aveva invocato la condanna a un anno e due mesi di reclusione, ma aveva chiesto l’assoluzione dai reati di concussione e abuso d’ufficio.

I giudici (presidente Valeria Fedele) hanno anche riconosciuto a Minelli un risarcimento del danno da liquidarsi in separata sede, e una provvisionale di 20 mila euro.

Ristoro di 5mila euro per una paziente che secondo quanto emerso era stata fatta oggetto di violenza privata.

I fatti

La vicenda trae origine nel 2013. Secondo quanto è stato contestato l’allora presidente dell’Ordine dei medici, abusando del proprio ruolo, avrebbe costretto il professionista a dimettersi dal centro sanitario istituito a Campi Salentina dalla Regione Puglia. Avrebbe «al fine di raggiungere la chiusura della struttura sanitaria, osteggiata fin dal suo sorgere - è riportato nel capo d’imputazione - perché confliggente con il suo interesse al mantenimento dei reparti ospedalieri e di attività medica privata» utilizzato «minacce esplicite dirette a Minelli e ai suoi collaboratori dell’Imid» e avrebbe anche promosso «procedimenti disciplinari, denigrando e diffamando l’attività di Minelli con conferenze stampa, missive e telefonate».

C’è poi l’abuso d’ufficio (per cui sono state decise assoluzioni parziali), per uno dei cinque procedimenti disciplinari e per non essersi astenuto quando la decisione fu assunta I giudici hanno altresì dichiarato la prescrizione per le ipotesi di diffamazione. Pepe è stato assolto con la formula perché il fatto non sussiste dalle accuse di stalking, e condannato per tentata violenza privata nei confronti di una paziente dell’Imid.

Le motivazioni

Le motivazioni della sentenza di primo grado saranno depositate entro un termine di novanta giorni. «Aspettavo da sette anni questo verdetto - ha dichiarato Minelli, assistito dall’avvocato Anna Centonze - e devo dire che mi è stata resa giustizia. Resta tanta amarezza, per non avere compreso le ragioni di tutto ciò che è accaduto. Non nego la soddisfazione, per la sentenza. Ma ci aggiungo un sentimento di tristezza: non ho mai capito il perché sia accaduto tutto ciò, il motivo di cinque procedimenti disciplinari, della sospensione per un mese. Attualmente non sono più iscritto all’Ordine dei medici di Lecce, ma a quello di Potenza. E l’Imid è un progetto sfumato ormai inesorabilmente». Pepe è stato assistito dagli avvocati Luigi Covella e Vanessa Pepe che depositate le motivazioni proporranno appello. Si è sempre dichiarato estraneo a tutte le accuse.

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