Posti letto e attrezzature negli ospedali: in arrivo 126 milioni di euro

L'ospedale Vito Fazzi di Lecce
L'ospedale Vito Fazzi di Lecce
di Maddalena MONGIO'
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Domenica 3 Aprile 2016, 07:36 - Ultimo aggiornamento: 17:11
Pioggia di denaro sulla Asl di Lecce: investimenti per 126 milioni e 600mila euro cambieranno l’offerta dei servizi dell’azienda sanitaria dando corso, tra le altre, alla riconversione degli ex ospedali (Nardò, Campi Salentina, Poggiardo, Gagliano del Capo, Maglie). Si tratta di 27 interventi divisi per fascia di priorità: alta, media, bassa, da realizzarsi da qui al 2018 grazie ai Fesr (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale). E non solo. Nella delibera con cui vengono stabiliti gli interventi (acquisto di strumentazione e arredi, ristrutturazioni, nuove costruzioni) si precisa che la direzione strategica della Asl (direttore generale, Silvana Melli; direttore sanitario, Antonio Sanguedolce; direttore amministrativo, Vito Gigante) intende mantenere i tempi previsti nella programmazione. Nulla sarà lasciato al caso. Sarà emanato un preciso Regolamento aziendale per fissare i criteri da osservare per il coordinamento, il monitoraggio e la pianificazione degli interventi.
  E ancora. Con successiva delibera sarà costituito un apposito gruppo di lavoro che dovrà garantire la puntuale messa a punto del programma di lavoro. Una mossa necessaria, questa, annunciata da Melli già all’atto del suo insediamento, proprio per evitare le tante incompiute che caratterizzano la pubblica amministrazione.
La palla, al momento, è stata passata ai direttori dell’Area tecnica e del patrimonio affinché mettano in atto le procedure necessarie ad attivare le procedure di gare per gli interventi «immediatamente cantierabili». Sei gli interventi previsti per il 2016, dieci per il prossimo anno e otto per il 2018, mentre tre interventi non sono stati classificati in termini di priorità perché saranno realizzati con fondi diversi dai Fesr. I 27 interventi servono all’attuazione degli 11 obiettivi che si è posta la direzione strategica della Asl, in primis la riconversione degli ex ospedali e il potenziamento dei Poliambulatori. Sono due obiettivi fondamentali, da tempo in predicato e oggi finalmente entrati nella fase esecutiva, per spostare al territorio la domanda inappropriata che oggi preme sugli ospedali. Tra le novità della programmazione voluta da Melli, l’attivazione di 20 posti letto di Udt (Unità Degenza Territoriale) nella “Cittadella della Salute”, a Lecce come supporto al Fazzi che combatte con la carenza cronica di posti letto per i ricoveri d’urgenza. Si tratta di un reparto che può fornire assistenza sanitaria a quei pazienti che necessitano di cure non compatibili con l’Assistenza Domiciliare Integrata (Adi) o Programmata (Adp) e che attualmente affollano il pronto soccorso del Fazzi. Sempre alla “Cittadella della Salute” sarà ristrutturata l’area della diagnostica, completate le sale della chirurgia ambulatoriale, messa in sicurezza la struttura con rifacimento dei solai e degli impianti che necessitano di tale intervento, compreso l’adeguamento antisismico, antincendio e di risparmio energetico.
Il potenziamento del Poliambulatorio del capoluogo salentino è uno dei sei interventi a priorità alta e, perciò, da concretizzare a breve con lo start alla gara d’appalto. La stima per la “Cittadella della Salute” è di 16 milioni di euro. E nuova vita è stata pensata anche per l’ex Dispensario di Lecce restaurato, ma ancora contenitore vuoto. Ospiterà il percorso di progetto in “Rosa” dedicato alla cura e alla prevenzione dei tumori della sfera femminile e sarà dotato di mammografi digitali, un mammotone per la diagnostica linfonodale e strumentario chirurgico per le biopsie. Il tutto per 12 milioni e 600mila euro. La telemedicina sbarca nel Salento (costo preventivato 5,5 milioni) per garantire la continuità di cura in regime non ospedaliero. Il sistema sarà supportato da una rete di cure domiciliari con telemonitoraggio, teleconsulto e teleassistenza dei pazienti affetti da patologie cardiache e respiratorie. E speriamo sia la volta buona per l’acquisto di attrezzature per il carcere di Lecce: 500mila euro per limitare al massimo il trasferimento di detenuti al Fazzi per esami diagnostici. Quasi un tormentone il potenziamento dei servizi sanitari in carcere. Sul finire del suo mandato, nel 2014, l’allora direttore sanitario, Ottavio Narracci, predispose l’elenco di attrezzature sanitarie da acquistare con i residui dei fondi europei. Circa 20 milioni di euro e per la Casa circondariale erano previsti 500mila euro, ma alla fine l’iter non è mai arrivato a conclusione e ora si riparte.
 
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