Lecce, fino a 100 assenti in un solo giorno: Poste in tilt e lunghe code. Sciopero da martedì

Lecce, fino a 100 assenti in un solo giorno: Poste in tilt e lunghe code. Sciopero da martedì
di Paolo CONTE
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Venerdì 28 Gennaio 2022, 05:00

Lunghe file fuori dagli uffici postali del Salento e per gli anziani riscuotere la pensione allo sportello è diventata un’impresa titanica. È l’allarme lanciato da Tommaso Moscara Amante di Slc-Cgl e Oreste Otello Petruzzi di Uilposte che, mediante una missiva, hanno proclamato un mese di sciopero nei turni straordinari a partire da martedì prossimo. Tanto per protestare sul fatto che in provincia di Lecce la mancanza del personale di sportello alle Poste si attesta intorno alle 70 unità su circa 700 sportellisti. E tra turni, ferie, malattie e contagi da Covid-19, il numero delle assenze giornaliere raggiunge e supera le 100 unità. Con una carenza al netto del 15% del personale di sportello. 

I sindacati: "Intervenire con urgenza, servizi a rischio"

 
Una situazione che ha creato forti disagi ai clienti salentini di Poste Italiane. E negli ultimi tempi effettuare qualsiasi operazione presso un ufficio è diventato sempre più difficile. Oltre agli effetti della pandemia “la politica di costi e ricavi opera solo per produrre maggiori entrate a vantaggio degli azionisti, noncurante dei disagi provocati soprattutto alle fasce sociali più deboli - si legge nella lettera dei sindacalisti -. Ricordiamo che Poste Italiane è la più grande azienda a rete nazionale, il cui azionista di maggioranza è lo Stato: ha una missione ed uno scopo sociale; non può quindi sacrificare sull’altare del profitto la sua vocazione principale di solidarietà verso le classi più deboli e bisognose”. 
Un’emergenza nell’emergenza denunciata dai sindacati che hanno messo sotto la lente d’ingrandimento i disagi della clientela provocati dalla riduzione del personale. Da quanto si apprende nella lettera, si tratterebbe di una riduzione cronica e scientificamente programmata atta a favorire l’ottimizzazione dei costi sull’approvvigionamento di denaro.

E il risultato causa l’allungamento delle code e la produzione di effetti negativi sui cittadini ed in particolari sui pensionati che, bardati dalle mascherine e al gelo dell’inverno, sono costretti ad armarsi di pazienza fuori dagli uffici postali correndo il rischio di non intascare l’assegno di pensione per mancanza di liquidità.

Disagi e prenotazioni: la carenza di personale


Alla carenza del personale di sportello si aggiunge l’informatizzazione della “gestione attese” attraverso la prenotazione da app, che predilige le prenotazioni on-line a quelle programmate in ufficio. E le file si allungano sempre di più. Lo stato di disagio andrebbe avanti da diverso tempo: “Queste organizzazioni sindacali di categoria hanno in più occasioni denunciato, inascoltate, tale insostenibile stato di disagio sociale. Pensiamo sia necessario mettere in atto azioni di sensibilizzazione dei cittadini, attraverso i mezzi di informazione, così da far emergere una situazione che, se non arginata per tempo, produrrà sicuramente un’ulteriore contrazione del servizio sociale a fronte di una maggiore cura alla gestione finanziaria a maggior valore aggiunto. Continuiamo infine a constatare un’attenzione particolare da parte dell’azienda per i territori del Nord, mentre al Mezzogiorno continua a diminuire il personale: una condizione che rispecchia e perpetua le differenze in un’Italia produttiva e sociale a due velocità”. 

No agli straordinari: mobilitazione a oltranza


Motivi che hanno spinto la categoria dei postali a protestare, in attesa dello sciopero che si protrarrà sino al 28 febbraio. “La mobilitazione sfocerà nello sciopero delle prestazioni straordinarie così da far emergere la cronica carenza di personale sul territorio salentino. Ci auguriamo di attirare l’attenzione con la nostra richiesta di maggiore rispetto per il territorio, soprattutto per i nostri concittadini che non possono ancora essere considerati italiani di serie B”, concludono i sindacati.

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