Spiagge libere occupate da venditori abusivi “a posto fisso” e ombrelloni segnaposto sulle spiagge del litorale di Torre Castiglione, località marittima di Porto Cesareo al confine con la provincia di Taranto. Nel pieno della stagione estiva sono tornate numerose le bancarelle di gonfiabili, vestiti e souvenir che occupano interi tratti di arenile destinato alla fruizione pubblica. E come se non bastasse, nottetempo, sbucano sulla spiaggia anche gli ombrelloni posizionati per accaparrarsi al mattino seguente il posto in prima fila, senza necessità di svegliarsi di buon’ora.
I furbetti tornano nonostante i controlli
Comportamenti che si ripetono come una routine, nonostante l’attività di vigilanza e controllo sul litorale di Porto Cesareo svolta dalle forze dell’ordine.
Le polemiche sui social
Situazioni di abusivismo che intanto corrono sui social, ritratte in fotografie pubblicate dai bagnanti, che evidenziano a ridosso del bagnasciuga, ombrelloni aperti ma senza occupanti e bancarelle di grandi dimensioni che espongono abbigliamento, gonfiabili e oggettistica di ogni genere. «La storia si ripete come ogni anno – commenta una donna. Torniamo a casa per qualche settimana di vacanza e le spiagge libere, già fortemente ridotte tra i lidi gestiti dai privati, sono prese d’assalto da venditori abusivi che sottraggono numerosi spazi agli ombrelloni. Comprendiamo la necessità di tutti a lavorare, ma ci sono delle regole che sarebbe importante rispettare». Alle parole della donna, fa eco un turista arrivato in Salento dalla Lombardia da alcuni giorni. “In poco meno di 200 metri quadrati di spiaggia libera, è difficilissimo poter godere delle bellezze naturali di questa terra. Siamo compressi tra stand di gonfiabili e ombrelloni vuoti, che si riempiono stranamente a metà mattinata o nel tardo pomeriggio, costringendoci a trovare posto solo nelle ultime file». Una situazione, spesso di lavoro nero e merce contraffatta, che potrebbe avere radici ben più profonde nelle attività illecite.