Porto Cesareo, ecco perché la tassa di soggiorno è aumentata

Porto Cesareo, ecco perché la tassa di soggiorno è aumentata
di Francesco DE PASCALIS
3 Minuti di Lettura
Venerdì 22 Aprile 2022, 07:17 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 18:17

Si è svolto nei giorni scorsi, presso il Comune di Porto Cesareo, l’atteso incontro tra l’amministrazione comunale jonica guidata dalla sindaca Silvia Tarantino e le associazioni di categoria di affittacamere, bed and breakfast, operatori turistici cesarini, confcommercio e federalberghi sul tema degli aumenti della tassa di soggiorno per i mesi di alta stagione.

Porto Cesareo, nuove telecamere per la sicurezza dei turisti

Gli aumenti

Aumenti che sono di un euro a persona (da 2 a 3 euro) per alberghi, villaggi e residence a 4 stelle. Di 50 centesimi (da 1,50 a 2 euro) per strutture a tre stelle e per tutte le altre (affittacamere, b&b, strutture a due stelle, aree sosta attrezzate ecc.) che da 1 euro al giorno passeranno a 1,50. Per i campeggi senza bungalow si andrà da 0,50 a 1 euro al giorno. A darne comunicazione è stata la stessa sindaca cesarina che in apertura di riunione ha precisato che l’aumento è previsto per i soli mesi di luglio e agosto, periodo che necessita di una maggiore richiesta di servizi. Un aumento che a dire degli amministratorI consentirà un introito di +105 mila euro da destinare in servizi, come concordato in maniera condivisa con le parti convenute all’incontro. Da evidenziare che proprio i rappresentanti di categoria invitati all’incontro, hanno auspicato un confronto ancora più costante e fattivo con l’amministrazione, concordando e fissando sin da ora anche un incontro a fine stagione estiva 2022, per rendicontare le attività svolte, per valutare i risultati ottenuti ed eventualmente migliorarli. Un incontro che dovrebbe utile anche per la programmazione estiva 2023.

Porto Cesareo, via alla demolizione delle strutture abusive in spiaggia

Gli interventi previsti

«Gli interventi finanziati della tassa di soggiorno - chiarisce la sindaca in una nota - saranno indirizzati alla copertura parziale della manutenzione del verde pubblico, al servizio bus navetta, agli eventi culturali promozionali e manifestazioni estive, alla valorizzazione dei beni culturali di torre Chianca, all’implementazione dei servizi ambientali». Sul capitolo lotta all’evasione invece, l’ente «è venuto in possesso dei dati delle presenze per singole strutture pertanto si procederà nei prossimi mesi a fare un controllo incrociato sia in riferimento al dichiarato in termini di presenze sia in riferimento alle stanze denunciate». Poi la conclusione. «A nome mio e dell’amministrazione ringrazio i rappresentanti delle categorie invitate per la fattiva e proficua collaborazione offerta al fine di migliorare sempre di più l’immagine e l’accoglienza turistica del nostro territorio».

Salento, tassa di soggiorno: da Lecce al Capo di Leuca imposta invariata. Quanto si paga

Cosa è stato fatto in passato  


Le somme incassate dal Comune nel corso degli anni sono state destinate principalmente al finanziamento del servizio di bus navetta gratuito per tutti. Servizio che, comunque, attualmente non copre ancora tutto il territorio di Porto Cesareo. Altri introiti sono stati utilizzati per finanziare gli eventi d’intrattenimento e anche parte del servizio ordinario di manutenzione del verde pubblico. 
E ancora, il gettito negli anni è cresciuto più o meno proporzionalmente al numero delle strutture ricettive presenti. Nello specifico è passato dai 170 mila euro del 2015 agli oltre 300 mila euro del 2018, fino ai 400 mila euro versati nel 2021. Secondo il regolamento, l’imposta è prevista a partire dal primo maggio e sino al 30 settembre, ed è una tassa obbligatoria sino a massimo 7 pernottamenti. Sono esenti i minori di anni 16, gli over 70, gli appartenenti alle forze di polizia e dei vigili del fuoco ed i diversamente abili. Il soggetto responsabile del pagamento dell’imposta di soggiorno è il gestore della struttura ricettiva che, in via telematica, deve trasmettere il pagamento ed i relativi dati, conservandoli per 5 anni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA