I "padroni del mare": 4 arresti a Porto Cesareo: lido e parcheggio realizzati dal nulla

I "padroni del mare": 4 arresti a Porto Cesareo: lido e parcheggio realizzati dal nulla
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Martedì 9 Ottobre 2018, 08:36 - Ultimo aggiornamento: 21:57

Dal nulla, impossesandosi di fatto di una vasta area demaniale posta sotto sequestro nel 2014, avevano creato un grande parcheggio, sosta per camper con impianti elettrici di fortuna e scarichi fognari che finivano in mare e infine un vero e proprio lido. Il tuto tra Buena Vista e Togo Bay, due degli stabilimenti balneari più battuti del litorale jonico.
I "padroni del mare", insomma. Stamani all'alba i carabinieri hanno arrestato a Porto Cesareo quattro persone: Cosimo Emiliano 74 anni e i suoi tre figli Luigi 49 anni, Mario di 40 anni e Alfredo di 50 anni. L'arresto è arrivato al termine di una serie di indagini durante le quali sono stati anche ascoltati numerosi turisti costretti a pagare cinque euro per accedere al mare. Numerosi gli atti intimidatori ai danni di titolari e dipendenti degli stabilimenti limitrofi, perché si puntava a cacciarli dal demanio e a prendere il loro posto. L'ultimo, il 20 luglio: una sassaiola davanti ai turisti per rovinare l'immagine del Togo Bay
Le accuse mosse dal gip nell'ordinanza di custodia cautelare sono estorsione aggravata e continuata, minacce, danneggiamento aggravato mediate incendi, invasione di terreni e occupazione abusiva di area demaniale marittima.
Fin dal 2008, stando al risultato delle indagini, i quattro avrebbero occupato abusivamente l'area demaniale a Porto Cesareo trasformandola in parcheggio a pagamento. La stessa area era stata attrezzata per ospitare i camper, sempre senza alcuna autorizzazione, con servizi igienici di fortuna e scarichi fognari che finivano in mare. Inoltre, sempre secondo gli investigatori, nel tempo i quattro avrebbero cercato di impossessarsi di strutture balneari vicine "mediante - recita l'ordinanza di custodia cautelare - reiterate minacce, violenze, danneggiamenti e atti intimidatori nei confronti dei legittimi proprietari, intimidendo anche la clientela".

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