Polmone perforato, Stefania lotta per la vita

Polmone perforato, Stefania lotta per la vita
di Pino GRECO
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Martedì 4 Settembre 2018, 13:57 - Ultimo aggiornamento: 5 Settembre, 00:01

Allegra e solare, pochi grilli per la testa. Un sorriso bellissimo, spesso sottolineato da un filo di rossetto rosso. Stefania De Marco, la studentessa di 27 anni che lotta tra la vita e la morte dopo che ieri il suo fidanzato ha cercato di ucciderla con sette fendenti, sogna di lavorare in ospedale come operatore socio-sanitario. E per questo sta studiando, dedicandosi con passione all'apprendimento delle tecniche che le avrebbero permesso, un giorno, di prestare assistenza a malati o a persone non completamente autosufficienti.
Una ragazza di buona famiglia: papà Giuseppe fa il commerciante di scarpe, sempre in giro per i mercati. Mamma Francesca fa la sarta. Entrabi grandi lavoratori, persone conosciute e stimate a Tricase.
Qui la notizia di quanto accaduto alla loro figlia ha fatto subito il giro del paese, passando di bocca in bocca, di bisbglio in bisbiglio e lasciando tanto sgomento e preoccupazione per la salute della ragazza e per tutta la famiglia. «Non abbiamo parole, abbiamo tanta preoccupazione e speriamo che tutto vada bene - commenta lo zio di Stefania, che vive a Tricase proprio di fianco a casa della sfortunata ragazza. Non ci saremmo mai aspettato un fatto così grave: Stefania era fidanzata da circa un paio d'anni e mai avevamo avuto modo di dubitare del ragazzo. Anche l'altra sera, come accadeva spesso, erano a casa del nonno. Non si poteva immaginare quello che poi è accaduto».
Stefania De Marco non è ancora stata dichiarata fuori pericolo: è in prognosi riservata nel terzo piano del reparto di Rianimazione dell'ospedale Panico di Tricase. Ma i medici sono fiduciosi: ce la può fare. Per questione di millimetri, la coltellata che le ha compromesso un polmone non l'ha uccisa. Ma Stefania vuole lottare e con l'affetto della famiglia - che per tutta la giornata di ieri si è dato il cambio in ospedale - ce la farà.

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