Pochi posti pure a mensa, universitari in coda: «Facciamo tardi a lezione»

Pochi posti pure a mensa, universitari in coda: «Facciamo tardi a lezione»
di Mattia CHETTA
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Venerdì 14 Ottobre 2022, 08:21

Lunghe code e attese infinite per pranzare tra una lezione e l'altra. E decine di studenti in fila, anche sotto la pioggia battente e senza alcun riparo. È quanto sta accadendo in questi giorni nelle mense universitarie di Lecce e Monteroni. E i disagi maggiori si registrano all'interno del campus Ecotekne, dove studentesse e studenti a causa dell'insufficiente numero di posti a sedere sono costretti ad aspettare più di 40 minuti per poter riuscire ad accedere all'interno dell'area ristorazione.

In coda con l'ombrello in mano


Non basta. Nello spazio adiacente la mensa non c'è traccia di panchine né pensiline che garantiscano agli studenti di attendere il proprio turno al riparo dalla pioggia. Agli universitari, dunque, non restano altre soluzioni se non quella di fare la fila con l'ombrello in mano aspettando di pranzare. Proprio come è accaduto nella giornata di ieri.
Una situazione che si ripete, uguale a sé stessa, ormai da anni.

E solleva ancora una volta le polemiche e la rivolta della componente studentesca. «Non pretendiamo nulla di particolare racconta uno studente , si tratta esclusivamente della somministrazione di un pasto che spezza la giornata universitaria scandita dalle lezioni. Qui ad Ecotekne (campus che sorge sulla strada che dal capoluogo conduce a Monteroni di Lecce e Arnesano, ndr) non solo paghiamo la distanza dai centri abitati ma ora dobbiamo far fronte all'estenuante attesa a mensa, col rischio quasi matematico di presentarsi tardi a lezione. Una situazione insostenibile già nei primi giorni dell'anno accademico».

Si pranza nei bar (a proprie spese) 


Così, per evitare di fare tardi a lezione c'è chi tra gli universitari, nonostante il pasto gratuito da consumare a mensa, si riversa nei punti ristoro di Economia o Ingegneria per pranzare. Sì, ma a proprie spese. Oltre il danno, la beffa dunque. E sul tema intervengono anche i rappresentanti dei sindacati studenteschi che anche ieri, all'indomani del vertice tenutosi in Regione con l'assessore al ramo Sebastiano Leo, sono tornati in via Adriatica per un sit-in congiunto.
Al centro delle rivendicazioni studentesche le garanzie per la copertura totale delle borse di studio e il doppio pasto.
«Dopo il tavolo a Bari, dove non ci è stata fornita nessuna soluzione e nessuna risposta denuncia UdU , per questo siamo tornati di nuovo sotto gli uffici Adisu a Lecce. Aspetteremo il prossimo tavolo di lunedì ma se non dovessimo avere delle soluzioni siamo pronti ad intraprendere altre azioni come questa».
Sul piede di guerra anche Link Lecce. Secondo l'organizzazione la situazione sarebbe addirittura peggiorata poiché, ad oggi, gli studenti non avrebbero ricevuto ancora la sicurezza dell'esistenza di una copertura totale delle borse di studio.
«Le inadempienze da parte dell'amministrazione e della Regione Puglia nei confronti del diritto allo studio continuano a sussistere afferma Margherita Coccioli, neoeletta in Consiglio di amministrazione Adisu per la sede territoriale di Lecce . Difatti, ad oggi, non abbiamo ancora la sicurezza dell'esistenza di una copertura totale delle borse di studio».
«Come sindacato studentesco prosegue Coccioli continueremo a mobilitarci fin quando tra le volontà e le scelte politiche il diritto allo studio non tornerà ad essere una tematica prioritaria».
 

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