Piove nell'aula consiliare, insorge l'opposizione: «Muffa e umido, sala in condizioni indecorose»

Piove nell'aula consiliare, insorge l'opposizione: «Muffa e umido, sala in condizioni indecorose»
di Pierangelo TEMPESTA
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Martedì 31 Gennaio 2023, 10:23 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 05:26

Piove nella sala consiliare di Alliste e l'opposizione alza la voce per invocare interventi di risanamento. Con le forti precipitazioni dei giorni scorsi, le infiltrazioni dal solaio dell'aula consiliare del municipio di Alliste hanno trasformato il pavimento di marmo in un lago, costringendo i dipendenti a posizionare grossi secchi per la raccolta dell'acqua. Una situazione che evidenzia lo stato in cui versa l'aula in cui si riunisce la massima assise cittadina, con l'umidità che la fa da padrona sui muri e sullo stesso solaio.

Le polemiche dell'opposizione


Lo stato dell'immobile non ha mancato di scatenare le polemiche da parte dei consiglieri di opposizione. «Siamo disgustati - tuona il capogruppo del gruppo Coloriamo Alliste e Felline, Alessio De Vitis - dalle condizioni indecorose in cui versa la sala consiliare del nostro Comune, indegne per un paese a così alta vocazione turistica ma anche per ogni cittadino che voglia assistere ai Consigli». A documentare lo stato dei fatti, qualche giorno fa, è stato il consigliere Walter Spennato: «Le foto - aggiunge De Vitis - testimoniano come la sala consiliare sia abbandonata a se stessa, in balìa di muffa e umidità. Com'è possibile lasciare in queste condizioni il luogo preposto al Consiglio, in cui vengono prese decisioni per tutti i cittadini? Non ci stupisce, purtroppo. Basti pensare il totale stato di abbandono in cui versa il comparto 5, basti pensare alla zona 167, che da settimane è senza illuminazione pubblica. Pure nel caso della sala consiliare, rileviamo che è anch'essa specchio della cattiva gestione dell'amministrazione. Tenere al decoro è sostanza, non apparenza». Dall'intero gruppo consiliare arriva quindi l'invito a «prestare più attenzione a cose essenziali come la salubrità degli immobili e i servizi essenziali alla comunità» e «ad abbandonare i grandi proclami».
 

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