L'asilo resta chiuso il sabato: è protesta dei genitori a Racale

L'asilo resta chiuso il sabato: è protesta dei genitori a Racale
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Lunedì 19 Settembre 2022, 10:25

La scuola dell'infanzia di Racale rimane chiusa il sabato tra le polemiche. E, mentre i genitori lavoratori cercano soluzioni alternative per far svolgere altre attività ai propri figli, c'è già chi ha deciso di iscrivere i bambini agli istituti dei paesi vicini, che garantiscono l'apertura anche oltre il venerdì. La querelle tra l'istituto comprensivo Angelo Vassallo e un gruppo di circa 30 famiglie va avanti ormai da alcune settimane.


Molti genitori lavoratori si sono opposti a questa decisione, sostenendo di non avere la possibilità di lasciare i propri figli altrove.

Nel mese di gennaio, spiegano, quando è stata avviata la procedura di iscrizione, la scuola ha dato la possibilità di scegliere tra due opzioni: la prima prevedeva l'apertura dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16 (per 40 ore settimanali), la seconda prevedeva in aggiunta l'apertura il sabato dalle 8 alle 12, per un totale di 44 ore. In molti hanno optato per la seconda opzione. Ma «a fine luglio si è venuti a conoscenza che nel consiglio di istituto è stata approvata la chiusura al sabato per la sola scuola dell'Infanzia. Dei genitori nessuno era a conoscenza di quanto deliberato: solo gli otto rappresentanti in seno al consiglio di istituto».

Il portavoce dei genitori


«Su questo aspetto - commenta il portavoce del comitato dei genitori, Luca Gaetani - la scuola è stata irremovibile. Abbiamo chiesto, in alternativa, di aprire il sabato almeno una delle dieci sezioni della scuola dell'Infanzia, per dare la possibilità alle famiglie con difficoltà di lasciare i bambini a scuola. Ma questa richiesta non è stata nemmeno presa in considerazione. Ciò che lamentiamo è la mancanza di comunicazione tra scuola e famiglie. Ci vediamo quindi costretti a trovare altre soluzioni per occupare il sabato mattina dei nostri figli con attività alternative». Dello stesso tenore le parole di un altro genitore, Fausto Schirinzi: «In questi giorni - spiega - il nostro comitato, che raccoglie circa 30 famiglie, si costituirà ufficialmente. Cercheremo, quindi, delle soluzioni alternative alla scuola per il sabato, anche autofinanziandoci e collaborando con altre persone. Purtroppo riscontriamo una totale mancanza di collaborazione e di comunicazione tra l'istituzione scolastica e le famiglie». Si associa anche Fabio Garacci Pizzolante: «A gennaio ci è stato chiesto di scegliere tra due tipologie di orario. Ma la nostra scelta, poi, non è stata rispettata: a giugno è stata presa una decisione della quale siamo stati informati ufficialmente solo a settembre. Ci siamo visti costretti a interpellare il Provveditorato per avere dalla scuola una circolare ufficiale. A breve - aggiunge il genitore - il nostro comitato sarà costituito a tutti gli effetti e potrà intervenire come intermediario tra scuola e famiglie. Sono le modalità con cui si arriva alle decisioni, senza confronto e senza dialogo, a lasciarci perplessi».

Alcuni bimbi già trasferiti in altre scuole


A causa della decisione di chiudere la scuola dell'Infanzia il sabato, alcune famiglie avrebbero già spostato i propri figli ad Alliste e a Melissano. E non è la prima volta che la scuola di Racale finisce al centro delle polemiche. All'inizio di aprile, un genitore mise in scena una plateale contestazione, raggiungendo il cancello della scuola di via Mazzini armato di cesoie per protestare contro la decisione di chiudere i portoni per evitare assembramenti nei cortili.
 

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