Piazzetta dell'Apollo: prima intesa sul nome di Bene
Oggi a ricordarlo è un parcheggio al Foro Boario

Piazzetta dell'Apollo: prima intesa sul nome di Bene Oggi a ricordarlo è un parcheggio al Foro Boario
di Angela NATALE
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Sabato 19 Marzo 2016, 10:47 - Ultimo aggiornamento: 10:50
Tutti d’accordo, a livello sentimentale, anche i componenti della commissione Toponomastica di Palazzo Carafa.
Carmelo Bene merita di più. Molto di più. Merita, la sua memoria, di essere strappata alla penosa confusione del parcheggio per autobus nell’ex Foro Boario, là dove gli era stato dedicato il piazzale. Merita, la sua figura, di essere ricordata nel cuore della città che pulsa, là dove la cultura è scritta tra le corti e nei palazzi d’epoca. E merita, l’attore e drammaturgo di Campi salentina, celebrato tra gli intellettuali che hanno scritto la storia culturale del Ventesimo secolo, di ritrovare da morto quell’abbraccio che la città non seppe dargli da vivo.
Di questo sono convinti anche i cittadini che a centinaia, tramite il sondaggio sul sito di Quotidiano, lanciato a seguito dell’iniziativa promossa da Lecce Bene Comune, sono stati chiamati a scegliere tra quattro opzioni. Quattro strade e piazze da dedicare all’attore: via Umberto I (nello spazio adiacente Palazzo dei Celestini e Santa Croce); piazzetta Vittorio Emanuele II, comunemente chiamata piazzetta Santa Chiara; via Giuseppe Libertini e piazzetta Colonnello De Cristoforis, antistante l'ingresso del Teatro Apollo. Ed è su quest’ultimo luogo, piazzetta De Cristoforis, che ieri mattina ha acceso i riflettori la commissione presieduta dal vicesindaco Gaetano Messuti e composta tra gli altri dal professor Michele Romano, docente di Storia contemporanea all’Università del Salento ed esperto in storia locale.
Non ha detto sì, la commissione. Non ha detto no. Ha però espresso chiaramente la sua posizione “politica”, che Messuti, così sintetizza: «Rispetto al sentimento che è emerso, non ci sono problemi alla intitolazione a Bene di piazzetta De Cristoforis. La soluzione è ampiamente condivisa».
Ci sono invece, alla luce del regolamento comunale, alcuni nodi tecnici da sciogliere sull’ammissibilità dello spostamento dell’intestazione da un luogo a un altro e su quale fine farà il vecchio e legittimo intestatario, quel colonnello piemontese che a fine Ottocento guerreggiava in Africa, là dove trovò morte e gloria.
Su questo la soluzione ci sarebbe e l’esempio arriva da numerose città d’arte come Firenze, Venezia, Siena, Bologna e tante altre che hanno tagliato la testa al toro sovrapponendo il nuovo nome al vecchio.
E ieri in commissione è stata presa in esame anche la richiesta del Movimento Regione Salento di intitolare a Carmelo Bene il Teatro Apollo. Ma su questo pare che non ci siano i presupposti. «Tecnicamente parlando – spiega l’assessore Messuti – penso che non sia possibile. Una targa con dedica sì, questo non lo escludo, mi farò portatore della richiesta del movimento».
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