Photored e invasione di corsia. Avvocatura: «Multe legittime»

Photored e invasione di corsia. Avvocatura: «Multe legittime»
di Stefania DE CESARE
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Sabato 10 Aprile 2021, 16:34 - Ultimo aggiornamento: 16:45

Multe per invasione di corsia, dopo la pioggia di notifiche arriva il parere della Avvocatura comunale: «Verbali legittimi, ma si intervenga per fare chiarezza nel contratto d'appalto». Ma dal Partito democratico Antonio Rotundo chiede un passo indietro: «Le soluzioni spettano alla politica. La misura deve essere rivista».

La decisione


Doccia fredda per i migliaia di automobilisti leccesi pizzicati dai photored per il cambio di corsia. Dopo le polemiche degli ultimi giorni, infatti, è arrivato il parere richiesto dal sindaco Carlo Salvemini per fare chiarezza in merito alla vicenda che ha visto coinvolti numerosi leccesi sanzionati per aver superato, in alcuni casi anche solo di pochi centimetri, le corsie di canalizzazione destinate alla svolta. Per i legali di Palazzo di città non ci sono dubbi: le multe sono regolari. L'avvocatura ha passato al vaglio il contratto stipulato con la società Project Automation spa per la fornitura e la gestione delle 12 telecamere installate su 6 incroci cittadini: i legali fanno sapere che nel testo si fa riferimento alla rilevazione delle infrazioni all'articolo 146 del codice della strada, e quindi sia quelle del comma 2 che comprendono l'errata canalizzazione, che a quelle del comma 3 relative all'attraversamento dell'incrocio con il semaforo rosso. Nessuna illegittimità, quindi.
I verbali notificati dal 19 gennaio al 20 febbraio - su 5.571 sanzioni ben 4.838 sono per invasione di corsia sono regolari.

Ritocco del contratto

Nel parere, però, l'avvocato Eugenia Novembre suggerisce al Comune al fine di evitare seppur improbabili fraintendimenti una integrazione al contratto d'appalto che specifici il riferimento a tutte le infrazioni di cui all'articolo 146 del Codice della strada. Inoltre non è escluso che Palazzo Carafa possa valutare iniziative per consentire la rilevazione solo delle irregolarità gravi legate al cambio di corsia.

Maggioranza divisa

Caso chiuso? Non per il capogruppo del Pd Antonio Rotundo: «Anche l'avvocato Novembre conferma che nel bando di gara non c'era la richiesta del servizio di rilevazione automatica dell'errata canalizzazione, ma che quel servizio è stato proposto come offerta migliorativa dalla stessa ditta in sede di gara; così come non c'è nel contratto di appalto sottoscritto. Ciò detto, e fatti salvi gli esiti della valutazione, una decisione amministrativa, ancorché formalmente legittima, può essere gravemente sbagliata e sostanzialmente ingiusta. Ritengo che la scelta autonomamente compiuta in sede di gara, al di fuori di qualsivoglia indicazione degli organi politici dell'amministrazione sia sbagliata e sostanzialmente ingiusta». Per il consigliere, secondo cui questo tipo di rilevazioni sarebbero una «trappola per migliaia di concittadini», c'è bisogno di un passo indietro: «Attendiamo di conoscere i dati delle multe del secondo mese, ma già il numero straordinariamente elevato dei primi 30 giorni ci consegna un problema politico da valutare con attenzione in un contesto tra l'altro di pandemia e crisi economica e sociale drammatica. Sono convinto della assoluta necessità che, se pure formalmente legittima, quella decisione, con le modalità e nelle forme che saranno individuate, deve essere rivista».
Una posizione non condivisa da una parte della maggioranza. «Giustificare le infrazioni cosiddette minori e parlare di trappole per i cittadini non mi sembra corretto», afferma il consigliere di Civica Ernesto Mola, secondo cui «non si può giustificare chi viola il Codice della strada e crea disagi nel traffico cittadino».

Le critiche dell'opposizione


E su Palazzo Carafa piovono critiche dall'opposizione: «Ribadiamo la nostra contrarietà alla logica vessatoria che sta accompagnando l'operato del sindaco in tema di viabilità (e non solo)». A dirlo sono Roberto Giordano Anguilla e Andrea Guido di Fratelli D'Italia che chiedono di riesaminare in commissione gli atti «con cui si è dato mandato di installare i photored, e riapriamo il dibattito sul tipo di acquisto fatto e sul contratto posto in essere».
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