Peschereccio incagliato al largo del Salento: «Diventi attrazione turistica». La proposta di una guida

Peschereccio incagliato al largo del Salento: «Diventi attrazione turistica». La proposta di una guida
di Pierangelo TEMPESTA
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Venerdì 10 Febbraio 2023, 19:20 - Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio, 19:58

«Il vascello fantasma di Torre San Giovanni sia valorizzato come attrazione turistica». La proposta arriva da Angelo Minenna, guida turistica abilitata ed ex consigliere comunale di Ugento.

Il peschereccio si è incagliato il 16 dicembre dello scorso anno nelle acque antistanti lo stabilimento “Euro Beach”, a circa 20 metri dalla costa. L'imbarcazione, sicuramente utilizzata per la tratta dei migranti, sin dal giorno della sua comparsa al largo della marina ugentina è diventata un'inusuale attrazione invernale che ha fatto da sfondo a centinaia di video, foto e riprese con droni. Si tratta di un peschereccio blu privo di sigle identificative, ad eccezione di una scritta in lingua persiana dal significato “Sahar” impressa su un fianco.

I militari della capitaneria di porto di Gallipoli e dell'ufficio locale marittimo di Torre San Giovanni hanno effettuato un'ispezione a bordo per scongiurare il pericolo di inquinamento del mare e per accertare le cause dell'incaglio.

All'interno dell'imbarcazione c'erano diversi indumenti, sia in sovracoperta, sia nei locali adibiti allo stivaggio. Inoltre sono stati rinvenuti moltissimi contenitori in plastica per il trasporto di acqua potabile e di cibo, sui quali erano stampate etichette in lingua araba. Non c'era, però, alcun documento di bordo.

La proposta della guida 

Di concerto con l'Agenzia del Demanio, sono state avviate le pratiche per la sua rimozione. Il magistrato ha già rilasciato il nulla osta alla distruzione dell'imbarcazione. Per Minenna, però, sarebbe più corretto valorizzare la presenza del natante: «Lo spiaggiamento casuale di questo peschereccio - afferma la guida turistica - è stato sin da subito bizzarro, tinto da un alone di mistero. L'intero episodio sembra estratto da una commedia dell'arte di matrice defilippiana. In tutto questo tempo il relitto è stato ammirato, fotografato, immortalato, apostrofato, ripreso con video amatoriali o con droni. A mio parere esso valorizza, per la sua immediata vicinanza alla costa che subito balza all'occhio, alla sua inusuale posizione e ad uno sfondo pittoresco come quello dell'isola di Pazze, ancora di più uno dei tratti più suggestivi della costa ugentina: quello appunto di località Pazze.

Sarebbe un errore e un'ulteriore privazione all'immagine del territorio se la nave fantasma di Ugento fosse tolta da lì e successivamente demolita».

Rendere il peschereccio “instagrammabile”: questa la particolare proposta di Minenna. «Consolidarlo, valorizzarlo e renderlo popolare sui social per attirare ancora più visitatori a Torre San Giovanni. Questo favorirebbe la marina anche dal punto di vista commerciale. Ciò dovrebbe avvenire di concerto tra Comune, Demanio e Capitaneria di porto, a seguito di un progetto di recupero e valorizzazione, in modo tale da rendere il peschereccio elemento integrante del paesaggio costiero e sicura attrattiva sia per i salentini che ogni giorno dell'anno affollano questa nostra località costiera, sia per i numerosi turisti che scelgono Ugento e l'arco ionico come meta ideale per le loro vacanze».

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