Peschereccio incagliato a Torre Veneri, monitoraggio costante per pericolo inquinamento da idrocarburi

Peschereccio incagliato a Torre Veneri, monitoraggio costante per pericolo inquinamento da idrocarburi
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Lunedì 19 Dicembre 2022, 19:37 - Ultimo aggiornamento: 22 Dicembre, 16:41

Il peschereccio incagliato sul fondale sabbioso in prossimità della spiaggia di Torre Veneri in provincia di Lecce é riconducibile al flusso migratorio avvenuto in Sicilia lo scorso 20 novembre. Lo comunica la Guardia costiera di Gallipoli spiegando che i migranti (580 in totale) furono soccorsi in mare aperto e poi fatti sbarcare nei porti di Catania, Messina e Augusta.

 

L'imbarcazione trasportata dalle correnti

L'imbarcazione sarebbe stata poi trasportata dalla corrente fin sulle coste pugliesi.

La capitaneria di porto di Gallipoli sta procedendo a richiedere la convalida del sequestro per il recupero e la successiva demolizione dell'imbarcazione. È inoltre in corso il monitoraggio sulla corretta attuazione delle procedure relative all'attivazione del Piano locale antinquinamento. Domani sarà effettuato un sopralluogo per le operazioni di messa in sicurezza per lo sversamento di eventuali idrocarburi o sostanze potenzialmente inquinanti. Il peschereccio viene costantemente monitorato dal personale della Guardia costiera e dell'Esercito.

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