Pesca miracolosa appena qualche giorno fa nelle acque di Otranto: due enormi cernie, per il peso totale di 74 chili, hanno abboccato all'amo di Edoardo Quarta, pescatore esperto e figlio d'arte: il padre Antonio, "patron" di Quarta Caffè, è stato campione del mondo di traino ad altura nel 1997. Ed Edoardo, a quanto pare, è sulla buona strada per eguagliare i successi del padre.
Con una marcia in più perché le sue esperienze passate in alcuni ristoranti aggiungono alle doti di abile pescatore anche quelle di chef. Le due cernie - la più grande di 47 chili e la più piccola di 27 - sono state pescate una settimana fa e condivise sulla tavola con parenti e amici.
La pesca fortunata
Edoardo è ancora entusiasta per la pesca eccezionale. «Abbiamo utilizzato - racconta - una tecnica di derivazione giapponese, lo slow pitch. Si tratta di una tecnica verticale che nel mondo della pesca è utilizzata moltissimo e che, grazie anche a strumentazioni di ultima generazione montate a bordo, permette di individuare subito il pesce sul fondo. Per prendere queste cernie, insieme al mio maestro Luigi Puretti, di Uggiano, pluricampione di pesca subacquea, abbiamo impiegato circa 15 minuti.
Dalla barca alla tavola il passo e breve e dalla sua Edoardo ha anche la passione per la cucina. «Sfilettata cruda, con la pasta, alla gallipolina con pan grattato - prosegue, facendoci venire l'acquolina in bocca - ho condiviso la mia pesca miracolosa con gli amici». Un buon motivo per voler entrare nella cerchia delle amicizie di Edoardo.