Da San Cataldo a Frigole, nasce il “Mercato ittico diffuso”. Comune al lavoro sui bandi: ecco chi potrà parteciparvi

Da San Cataldo a Frigole, nasce il “Mercato ittico diffuso”. Comune al lavoro sui bandi: ecco chi potrà parteciparvi
di Paola ANCORA
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Sabato 20 Giugno 2020, 06:15 - Ultimo aggiornamento: 15:38
Il mare come fonte di reddito, motore di sviluppo e linfa del turismo: con questa idea nascerà, fra San Cataldo e Frigole, il “Mercato del pesce diffuso”, progetto del Comune di Lecce classificatosi al primo posto fra quelli depositati in Regione per l'ottenimento dei fondi necessari, messi a disposizione con un bando pubblico dello scorso ottobre. L'iniziativa, messa a punto dall'assessorato ai Lavori pubblici di Alessandro Delli Noci, ha ottenuto 87mila euro, che saranno destinati a realizzare banchi del pesce lungo il litorale, da mettere a bando per chi - fra pescatori e soci di cooperative di categoria - sarà interessato a rilevarli e gestirli. 

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Il 20 maggio scorso, il dirigente regionale del Servizio Programma Feamp (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca) ha dato atto che il progetto di Palazzo Carafa si è aggiudicato il primo posto fra quelli presentati, risultando ammissibile al finanziamento. E ora l'ente si prepara ad affrontare le fasi di programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione del progetto, affidandosi alla neonominata responsabile unica del procedimento, Roberta Cappello. Del gruppo di lavoro che seguirà le procedure per la realizzazione del "Mercato ittico diffuso" faranno parte anche Donatella Rizzo - che curerà, nello specifico, l'affidamento tramite bandi dei vari punti di vendita - e Fabio Sicuro. 

L'obiettivo dell'assessore Delli Noci, come si legge nel provvedimento, coincide con quello che la Regione si è prefissa, varando nel 2018 una legge dedicata specificatamente alla pesca e ai mercati ittici: «Promuovere e supportare la vendita di prodotti ittici a chilometro zero concedendo ai Comuni - è scritto nella norma - un contributo straordinario finalizzato all’acquisto e alla installazione di strutture amovibili adeguatamente attrezzate che assicurino, attraverso la delineazione dì un mercato ittico diffuso, la continuazione di antichi mestieri, il mantenimento delle tradizioni locali, il contrasto all’abusivismo, l’adeguamento alle norme igieniche previste nel settore e la tutela del decoro urbano». Un'occasione per fare impresa e portare, nelle marine di Lecce, un servizio fino a oggi mancato. 
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