Parco Gondar e abusivismo, tutti assolti e via i sigilli dalla struttura. I titolari: "Valuteremo la riapertura"

Parco Gondar e abusivismo, tutti assolti e via i sigilli dalla struttura. I titolari: "Valuteremo la riapertura"
di Roberta GRASSI
3 Minuti di Lettura
Lunedì 26 Aprile 2021, 20:16 - Ultimo aggiornamento: 22:07

La lottizzazione abusiva è prescritta, per il resto tutte assoluzioni. E nessun provvedimento di confisca per il Parco Gondar di Gallipoli, che  dovrà essere restituito, senza sigilli, ai proprietari e gestori. E potrà, quindi, tornare ad essere teatro di attività imprenditoriali nel settore degli eventi: un luogo che, negli ultimi anni, ha ospitato alcuni dei più grandi musicisti della scena giovanile: da Manu Chao a Shaggy passando per i maggiori artisti italiani. 

La decisione

Si è concluso così, ieri, il processo che ha riguardato sette persone, per cui erano state invocate dal pm Alessandro Prontera condanne a un anno di arresto. Si trattava di Ferruccio Errico, di Gallipoli, amministratore della Gondar Srl e legale rappresentante della società “Sold Out”; Christian Scorrano, altro amministratore della Gondar Srl. Stessa richiesta era stata avanzata dalla procura per i tecnici progettisti: Antonio Ferilli; Mario Stefanelli; Franco Ancora, tutti di Gallipoli e per Sergio Leone di Taviano, all’epoca dei fatti, funzionario delegato alla firma per Dirigente (chiesta la prescrizione del reato di falso).

La richiesta del pm

Era stata invocata anche la pena di 1 anno e 2 mesi per Giuseppe Cataldi, 64 anni, ex dirigente del Settore Urbanistico, per lottizzazione abusiva e falso. Cataldi è stato assolto nel merito dall'accusa di falso: il fatto non sussiste. Ma il nodo principale, naturalmente, come in tutte le vicende giudiziarie dello stesso tipo, era quello che concerneva la confisca dell'area, a ridosso della litoranea per Baia Verde, su cui sorge il Parco Gondar.

Confisca che non può essere disposta, in mancanza di una affermazione di responsabilità. La sentenza porta la firma del giudice monocratico Bianca Maria Todaro.

I titolari: "Valuteremo se riaprire ai concerti"


Subito dopo la sentenza, "a caldo" dalla pagina Facebook, è arrivato il primo comento dei titolari della struttura di Gallipoli che ringraziano chi è stato loro "vicino" in questi anni e tirano le somme dopo la lunga vicenda giudiziaria. Con gli occhi puntati, ovviamente, alla possibilità di riapertura ai concerti e agli eventi dal vivo. "Questa vittoria - si legge nella pagina Fb - non vuol dire che Parco Gondar riaprirà automaticamente. Il colpo è economicamente troppo duro, tutti abbiamo testato cosa voglia dire un anno senza lavoro, immaginate tanti anni senza alcun sostegno e con spese che corrono. Non è stata la possibilità di riaprire a darci energie, ma la voglia di verita e di ripagare tanta fiducia. In un Paese in cui avvolte è difficile accettare i meriti altrui volevamo che fosse affermato che siamo persone per bene che hanno lavorato nel rispetto delle regole senza alcuna scorciatoia con la determinazione come unico motivazione e per questo abbiamo lottato nelle sedi opportune senza rispammiarci.  Ci godiamo questa vittoria, vedremo cosa la vita ci presenterà in futuro pronti a nuove sfide senza esaltazioni o limiti preventivi ma con una grande consapevolezza che a tante persone dobbiamo dire grazie".
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA