Parà morto in caserma a Pisa, la Procura militare chiede 18 anni per il caporale salentino: «Fu omicidio»

Parà morto in caserma a Pisa, la Procura militare chiede 18 anni per il caporale salentino: «Fu omicidio»
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Domenica 26 Settembre 2021, 14:03 - Ultimo aggiornamento: 20:21

A distanza di 22 anni la svolta inattesa per la morte del parà Emanuele Scieri, vittima di un presunto scherzo mortale mentre era in caserma. La Procura militare ha infatti richiesto 18 anni di reclusione con l'accusa di omicidio volontario per Andrea Antico, 39enne ex caporale, originario di Casarano, tuttora in servizio nell'Esercito.

La morte del giovane parà in circostanze mai chiarite

L'inchiesta riguarda la morte del paracadutista di leva, ritrovato cadavere nel cortile della caserma Gamerra di Pisa il 16 agosto del 1999.

Il 26enne siracusano morì in circostanze mai chiarite, cadendo da una torretta di raccolta delle acque per il prosciugamento dei paracadute e il suo cadavere fu ritrovato solo dopo tre giorni di silenzio. Secondo le ricostruzioni della Procura il giovane parà rimase vittima di un atto di nonnismo finito in tragedia e i suoi commilitoni non diedero l'allarme lasciandolo agonizzante.

Gli altri militari coinvolti

Per gli altri due imputati che hanno optato per il rito alternativo, l’ex comandante della Folgore e il suo aiutante maggiore, Enrico Celentano e Salvatore Romondia, accusati di favoreggiamento, chiesti 4 anni di carcere. Per gli altri due ex caporali, Alessandro Panella e Luigi Zabara, anche loro accusati di omicidio volontario in concorso, per i quali si procede con rito ordinario, la procura ha chiesto il rinvio a giudizio. Le richieste sono arrivate al termine di una lunga requisitoria, durata circa otto ore.

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