"Suor Elisa Martinez è venerabile". Parola di Papa Francesco. C'è il sì del Vaticano che apre il processo di beatificazione per la religiosa salentina di Galatina scomparsa nel 1991 e il cui nome è legata alla comunità di Santa Maria di Leuca. Una svolta attesa da tempo che arriva con il riconoscimento del miracolo attribuito a suor Elisa: una bimba di origine marchigiana che, durante la gestazione del parto, rischiava di non nascere per serie e improvvise complicazioni. Una ricostruzione del miracolo che, documentata e raccolta con l'inchiesta diocesana di monsignor Vito Angiuli, vescovo di Ugento e Leuca, era stata consegnata in Vaticano.
L'annuncio del vescovo Angiuli
La notizia del via libera di Bergoglio è stata annuciata dal vescovo di Ugento, Vito Angiuli, che l'altra sera a Leuca ha tenuto la solenne celebrazione eucaristica per la dichiarazione di venerabilità dopo che lo scorso 13 ottobre dal Vaticano era giunta la ratificato dei voti positivi espressi dai consultori teologi della Congregazione delle cause dei Santi e dai cardinali e vescovi.
Dall'infanzia a Galatina al legame con le suore di Leuca
Madre Elisa nacque a Galatina nel 1905 dove ha trascorso la sua infanzia. La morte è arrivata nel 1991 lasciando la grande eredità di 55 comunità religiose, distribuite in ben otto Paesi in tutto il mondo. Nel 2017 si concluse l’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità che va sempre più crescendo, tanto che la sua tomba a Roma, presso la cappella della Casa generalizia delle Figlie di Santa Maria di Leuca, è meta di continui pellegrinaggi.