Comincia a prendere forma la Cittadella della giustizia di Lecce. L’Agenzia del Demanio ha aggiudicato la progettazione ad un raggruppamento temporaneo di imprese che presenterà la prima bozza entro i primi giorni del prossimo anno. E nascerà seguendo i criteri di sostenibilità ambientale. L’ultima parola spetterà ai vertici degli uffici giudiziari leccesi sulla cubatura, la divisioni degli spazi, la contiguità degli stessi e sui servizi. Dettagli, visto che ogni ufficio ha già presentato una relazione per indicare i suoi fabbisogni. E poi il progetto diverrà definitivo e potrà essere messo a bando per individuare l’impresa, o il raggruppamento di imprese, che realizzerà la cittadella lungo la Lecce-Torre Chianca, sui terreni dove una volta c’era la custodia giudiziaria di veicoli gestita da Mauro Matarrelli e confiscati una volta diventata definitiva la condanna per associazione mafiosa.
I tempi: chiusura del cantiere non prima del 2026
I tempi: non prima del 2026. Se n’è parlato ieri mattina nell’aula magna della Corte d’Appello di Lecce nell’incontro organizzato dal procuratore generale, Antonio Maruccia, e dal presidente Lanfranco Vetrone, con i vertici del ministero della Giustizia e del Demanio. «Nè Lecce, nè Bari e nemmeno Bologna accederanno ai fondi del Pnrr per realizzare le Cittadelle della Giustizia», ha spiegato il giudice Massimo Orlando, responsabile della Direzione generale delle risorse materiali e delle tecnologie del ministero. «Sono opere incompatibili con il termine di fine lavori a marzo del 2026, previsto dal Pnrr. E poi sono opere già finanziate, 70 milioni di euro per Lecce, come noto. Tuttavia è stata approvata la norma prevista dal Pnrr, sull’appalto integrato: in caso di ricorso al Tar i lavori non vengono sospesi. In questo modo si abbreviano i tempi di realizzazione dell’opera».
La tempistica al centro dell’incontro a cui hanno partecipato anche il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, il presidente dell’Ordine degli avvocati, Antonio De Mauro, ed il sottosegretario alla Giustizia, l’avvocato Francesco Paolo Sisto: «Il ministero c’è e dialoga con i territori e di luoghi. Seguiamo una logica del fare, un programma serrato. Auspico che anche per Lecce, come per Bari, sia previsto l’uso di prefabbricati con facciate termiche in linea con i criteri di sostenibilità ambientale. E non possiamo che auspicare tempi rapidi».
A breve, dunque, saranno chiarite anche quali eventuali variazioni urbanistiche dovrà adottare il Comune di Lecce per rendere funzionale la Cittadella della Giustizia: «Pieno e convinto sostegno, il nostro», ha sottolineato il sindaco Salvemini. «Condividiamo le necessità, gli studi e gli inquadramenti urbanistici di questo progetto assolutamente fondamentale per il funzionamento della giustizia nel nostro territorio».
Il dibattito si è poi concentrato sull’opportunità o meno di prevedere nella nuova Cittadella della Giustizia il Tribunale dei minorenni ora che diventerà Tribunale della Famiglia. E la Procura generale di Taranto. Alla fine si è optato per non chiedere modifiche al progetto in corso di definizione.
Il pg Maruccia: "Il primo obiettivo è fare presto"
Un ruolo importante, in questi ultimi mesi, è stato svolto dal Procuratore generale Antonio Maruccia, che dopo il tavolo di ieri ha tirato le somme: "La priorità è fare presto e non interporre ostacoli all’iter che abbiamo avviato tre anni fa con la sottoscrizione del protocollo con il ministero della Giustizia. Peraltro per il Tribunale della Famiglia mancano ancora i decreti attuativi e ci sono opinioni divergenti nella magistratura e fra gli addetti ai lavori più in generale sulla possibilità che possa essere accorpato al Tribunale ordinario anche alla luce del fatto che il nostro ordinamento preveda tutele per i minori anche sotto il profilo della logistica. Per quanto riguarda il distaccamento di Taranto della Procura generale parliamo di soli tre magistrati e dunque non vedo perché non possano essere facilmente accorpati nei nuovi uffici della Cittadella». E lo stesso Maruccia è entrato nel capitolo spinoso dei tempi: "Dovremo pazientare ancora qualche settimana e poi torneremo a riunirci per fare il punto sul progetto e stilare un cronoprogramma. Certo, allo stato attuale della procedura non si possono fare previsioni, prendiamo atto tuttavia del ritmo impresso all’iter da quando è stato stanziato il finanziamento di 70 milioni di euro. Siamo ottimisti, Lecce avrà la sua Cittadella della Giustizia".
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