«Pagliaccio, lei è figlio del male assoluto»: Mellone perde le staffe in Aula

Un momento del consiglio comunale di ieri
Un momento del consiglio comunale di ieri
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Sabato 30 Marzo 2019, 10:48 - Ultimo aggiornamento: 13:09

Non ha mai nascosto le sue simpatie filofasciste e ieri, durante il Consiglio comunale convocato per discutere - fra le altre cose - dell'aumento Tari, il sindaco di Nardò Pippi Mellone, ha avuto uno scatto d'ira che ha fatto il giro del web e scatenato una gara di solidarietà all'ndirizzo del consigliere di minoranza Lorenzo Siciliano, del Pd. «Pagliaccio, figlio di papà. Lei è il figlio del male assoluto» ha sbraitato in aula.
"La pagina più indegna, cupa ed infame che la storia democratica di questa Città possa ricordare - ha commentato Siciliano -  la barbarie più profonda di modi e toni. Offese, un maremoto di offese gratuite, gravi, indecenti, che sono arrivate a scalfire nel profondo la mia onorabilità e quella della mia famiglia".

Decine di attestati di solidarietà sono arrivati in queste ore all'indirizzo del consigliere Siciliano, dai vari circoli del Partito democratico salentini ai sindaci, a partire da Giuseppe Taurino, primo cittadino a Trepuzzi, al sindaco di Racale, Donato Metallo che chiede che il partito «segni marcatamente le distanze» da Mellone - con chiaro riferimento alla Regione di Emiliano - e al sindaco di Galatone, Flavio Filoni. Ancora, solidarietà dal consigliere regionale Sergio Blasi, dai senatori Dario Stefano e Teresa Bellanova.

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