Tanti campi da padel quanti sono i comuni del Salento, o quasi. Con gli uffici tecnici delle diverse municipalità impegnati a concedere permessi, esaminare progetti, per lo più presentati da privati. Le aziende che realizzano le strutture di gioco con vetro, ferro e quel poco che serve per un campo raccontano che «arrivano ordini anche da condomini, palazzine che hanno a disposizione un cortile o uno spazio vuoto. E persino da imprese edili che vogliono utilizzare le aree intorno ai capannoni industriali». E poi, naturalmente, da hotel, b&b e villaggi turistici. Una mappa dei campi esistenti è reperibile grazie alla App https://www.mrpadelpaddle.com/campi-da-padel/, mentre sono in via di realizzazione cinque campi a Castrignano del Capo, tre a Melpignano, quattro a Sant'Isidoro, due a Copertino e altri due a Galatina. E poi Santa Cesarea terme, Santa Maria di Leuca, Otranto.
I casi di Lecce e Nardò
Accanto a quelli disponibili in un centro sportivo privato, a Nardò - come anche a Cavallino - è già disponibile un campo di proprietà comunale, proprio accanto al palazzetto dello Sport, per il momento affidato in concessione a un privato. «Anche qui da noi racconta l'assessore all'Urbanistica neretino, Ettore Tollemeto - è scoppiata la febbre del padel. Dopo l'amore ritrovato con il tennis negli ultimi anni, grazie all'intensa attività del circolo I campetti, anche la nuova disciplina si è imposta.
Nel capoluogo salentino, accanto ai 20 campi messi a disposizione dai centri sportivi privati già esistenti e operativi (Kick off di via vecchia San Donato; Outline di via Adriatica, Matchpoint su via Vernole; il Cat e il Salento Tennis Center in via Bernardo Paoloni 10), ne apriranno presto altri 20: sei in piazza Palio, all'interno del Palapadel, che per tre mesi a Lecce ospiterà il torneo più atteso dell'anno (iniziativa che ha provocato le comprensibili, vibranti proteste dei centri sportivi già attivi); altri 12 campi saranno presto disponibili al Bellaria, rilevato da un facoltoso imprenditore e gli ultimi due saranno realizzati al centro polifunzionale San Massimiliano Kolbe, quartiere Stadio. Il centro è di proprietà del Comune, affidato in gestione a privati che, ora, hanno chiesto di poter ampliare la loro offerta: manca solo il via libera degli uffici. Poi il cantiere, l'ennesimo, potrà partire.