Otto anni dopo l'inchiesta, le analisi di acqua e suolo all'ex Saspi: bando da 240mila euro

Otto anni dopo l'inchiesta, le analisi di acqua e suolo all'ex Saspi: bando da 240mila euro
di Paola ANCORA
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Giovedì 20 Giugno 2019, 13:49 - Ultimo aggiornamento: 21 Giugno, 09:13

Caccia all'impresa che si occuperà di caratterizzare i rifiuti sepolti all'ex Saspi. Il Comune ha pubblicato il bando di gara per l'aggiudicazione dei lavori di caratterizzazione della superficie di 54mila metri quadrati che si trova intorno all'ex inceneritore, all'altezza dello svincolo per Lizzanello della tangenziale est e dove, nei decenni passati, sono stati sepolti rifiuti di ogni tipo, industriali e pericolosi. Una bomba ecologica ad appena un chilometro dal centro abitato e che potrebbe aver già compromesso la falda acquifera. 

L'impresa che si aggiudicherà l'appalto da 240mila euro, sulla scorta degli studi già effettuati da tre tecnici esperti incaricati dal Comune, dovrà realizzare «una nuova rete piezometrica che permetta di definire nel dettaglio l’andamento e lo stato qualitativo della prima falda», cioè quella che si trova a 60 metri dal suolo. Dovrà cementare i pozzi presenti «in quanto potenziali vie di contaminazione» e dovrà procedere poi a diversi sondaggi geognostici e campionamenti del suolo e delle acque sotterranee nell’area dell’ex inceneritore e in quella immediatamente intorno all'edificio. 

Non solo. L'impresa che si aggiudicherà la gara dovrà esaminare anche i campioni di rifiuto «prelevati in corrispondenza dei nuovi punti di indagine realizzati; eseguire indagini di tipo geoelettrico; acquisire, sul campo ed in laboratorio, di tutti i dati necessari all’esecuzione di un’analisi di rischio sito-specifica». Dovrà eseguire tutti i rilievi topografici e le analisi chimiche di laboratorio, elaborare i dati e consegnare poi al Comune un dossier finale sull'area ex Saspi. Le offerte andranno presentate entro il 9 luglio prossimo.

Sull'inquinamento di quella vasta superificie alle porte della città la Procura ha indagato a lungo, rinvenendo rifiuti speciali, diossine e policlorobifenili, cioè sostanze cancerogene che potrebbero essere passate dal suolo all'acqua. Irrintracciabili i titolari di ex Saspi, l'onere della caratterizzazione e della bonifica è, di fatto, sulle spalle del Comune, che nell'ottobre del 2017 ha presentato alla Regione specifica domanda di finanziamento, ottenendo lo stanziamento di poco più di 440mila euro di risorse europee della programmazione 2014-2020 (asse VI, azione 6.2 destinate proprio alla  “Progettazione ed esecuzione di piani caratterizzazione ed elaborazioni di analisi di rischio finalizzati alla caratterizzazione di siti potenzialmente contaminati”). 

Poi, lo scorso aprile, il commissario prefettizio ha approvato il Piano di caratterizzazione definitivo, sulla scorta del quale è stato confezionato il bando di gara pubblicato pochi giorni fa per un totale di 240mila euro, Iva esclusa. Le restanti somme - specificano dagli uffici - «saranno utilizzate per ulteriori attività» di caratterizzazione e bonifica, alle quali gli uffici amministrati dalla neo assessore all'Ambiente Angela Valli stanno ancora lavorando. 
 

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