Otranto: un sabato sera tra rissa e colpi di arma da fuoco: un arresto

Otranto: un sabato sera tra rissa e colpi di arma da fuoco: un arresto
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Martedì 27 Luglio 2021, 14:09 - Ultimo aggiornamento: 28 Luglio, 15:56

Evasione, porto abusivo di armi, spari in luogo pubblico, minacce aggravate ai danni di un minore del posto. E detenzione di droga per uso personale. Ne dovrà rispondere Gianfranco Spinale, 31 enne di Catania ma residente a Otranto che questa mattina è stato arrestato agli agenti della polizia del Commissariato di Otranto. Il 31enne è stato protagonista di una rissa che si è consumata nella notte di sabato nel centro della città salentina.

La rissa a Otranto

Intorno alle 3 e mezzo di sabato notte la polizia è stata allertata per un intervento in centro a Otranto dove si era consumata una rissa con tanto di colpi di arma fa fuoco. Gli agenti delle Volanti infatti, arrivati sul posto, hanno rinvenuto un bossolo esploso di una pistola calibro  7.65 e ascoltato alcuni testimoni della rissa.  

Grazie al racconto dei testimoni infatti è stato possibile ricostruire quanto accaduto.

Stando alle loro dichiarazioni infatti un minore che stava percorrendo piazzale De Donno, ha incrociato due giovani che prima lo hanno spinto e poi uno di loro gli ha sferrato un pugno in faccia facendolo cadere in terra.  Il giovane è riuscito a rialzarsi e scappare verso via Papa Giovanni Paolo II dove però è stato raggiunto da un uomo - che poi si scoprirà essere Spinale - a bordo di un ciclomotore, che gli ha puntato contro una pistola a salve, sparato dei colpi per poi allontanarsi. 

Una volta individuato il soggetto, gli agenti di polizia hanno effettuato una perquisizione domiciliare presso l'abitazione del 31nne siciliano dove hanno rinvenuto una pistola a salve, di colore nero marca “Bruni M84” munita di tappo rosso e priva di cartucce, che era compatibile col bossolo rinvenuto sul luogo dell’accaduto. Gli agenti nella camera da letto di Spinale hanno anche ritrovato quattro grammi di marjuana.

Spinale è stato arrestato e trasferito nel carcere di Borgo San Nicola a Lecce. 

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