Gita da brivido alla cava di bauxite: ragazzo precipita nel dirupo

Gita da brivido alla cava di bauxite: ragazzo precipita nel dirupo
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Mercoledì 2 Maggio 2018, 08:40 - Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 12:29
OTRANTO - [PALLINOBLU]<MC><CP10.6> Per chiudere con un brivido la gita fuori porta dell’1 maggio entra nell’area privata del “percorso avventura” della cava di bauxite di Otranto. Ed il brivido degenera in paura. E in dolore lancinante. Per l’atterraggio duro al suolo, dopo un volo di quattro metri da una delle passerella che attraversa un percorso fra un albero ed un altro.
Si è rischiata la tragedia nel tardo pomeriggio dell’altro ieri in una delle località più suggestiva del Salento: S.R., 34 anni, di Mesagne (in provincia di Brindisi) ha concluso la giornata di festa nel reparto di Chirurgia toracica dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. Nella caduta da una delle passerelle del “percorso avventura” ancora vietato (lo dice un cartello ben evidente) perché non è stato aperto al pubblico, ha riportato la frattura delle costole e contusioni al fianco destro.
L’incidente è avvenuto sotto gli occhi di altre persone, anche di bambini, che come S.R., non hanno dato importanza la cartello di divieto di accesso alla struttura. Non si può usare perché senza le imbracature ed il personale specializzato, diventano pericolose.
Per questo dal posto fisso di polizia del “Fazzi” è partita la segnalazione al Commissariato di Otranto: bisognerà fare qualcosa per fare rispettare il divieto di accesso all’area. L’incidente dell’1 maggio ha dimostrato la pericolosità. Almeno fino a quando andrà in funzione.
Intanto chi decide di passare qualche ore fra la terra rossa e le acque cobalto del lago di bauxite, fa volentieri a meno di osservare il divieto. Lo ha riferito alla polizia l’amico con cui S.R. è arrivato alla cava verso le 18.30: il cartello era ben evidente, ma siccome tante persone, alcune con bambini, lo hanno ignorato, hanno deciso di fare come gli altri.
E’ stato S.R. a provare l’ebrezza di stare sospesi nel vuoto. Anche perché lo stavano facendo adulti e piccini. Si poteva fare, insomma. Così sembrava. O così è stato opportuno credere. Tra alberi, passerelle, cavi di acciaio, corde e piazzole attorno ai tronchi, S.R. è andato avanti con sicurezza. Ha fatto due percorsi senza problemi, ma al terzo ha perso la presa del cavo di acciaio ed è precipitato al suolo.
Il gioco è finito in quel momento. Per S.R., ma anche per tutti gli altri che avevano ignorato il divieto: sotto gli occhi la prova della pericolosità del “percorso avventura” nello stato in cui si trova: incompleto.
Il turista mesagnese ha sbattuto contro il ceppo di un albero. Soccorso dall’amico e dalle altre persone, è stato condotto in ospedale da un’ambulanza del 118. In codice giallo, cioè in condizioni gravi.
Sarà probabilmente sottoposto ad intervento chirurgico, S.R., e dovrà restare ricoverato in ospedale per alcuni giorni.
Ad Otranto intanto polizia, amministrazione comunale e proprietari del “percorso avventura” valuteranno cosa fare per scongiurare altri incidenti come quello dell’1 maggio. Cosa fare per fare rispettare il divieto di accesso nell’area.
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