Otranto, agli Alimini a rischio più di 2mila posti auto per l'estate

Otranto, agli Alimini a rischio più di 2mila posti auto per l'estate
di Elio PAIANO
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Giovedì 20 Aprile 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 12:46

I parcheggi agli Alimini di Otranto restano un problema difficile da risolvere per la stagione in corso e gettano nel panico gli operatori, i lidi balneari ed anche gli albergatori. Visto che chi prenota una stanza per le vacanze estive vuole nel pacchetto anche un ombrellone al mare.
La questione è esplosa per il fatto che tali parcheggi, autorizzati da sempre in maniera temporanea, di anno in anno, sin dagli anni ’80, dovevano trovare un loro assetto definitivo nel Piano Urbanistico Generale di Otranto. Il Pug ha previsto, infatti, che una parte degli stessi diventi permanente, pur mantenendo le caratteristiche di terreno agricolo reversibile.

Sono aree agricole

Insomma, quasi l’uovo di colombo: restano aree agricole come conformazione, ma sono previste come parcheggi per sempre, senza necessità di essere rinnovati “per urgenza”, come accade puntualmente da circa quarant’anni.
Ma le cose sono andate diversamente. Innanzitutto, il Pug non è stato ancora adottato, anzi, a breve scadranno anche le norme di salvaguardia e tutto ciò che è stato previsto dovrà essere riadottato con nuovi provvedimenti amministrativi.
A causa di questa mancanza di adozione dello strumento urbanistico sono finiti nei guai due asset strategici per Otranto: i parcheggi ed il porto turistico esterno. Per il marina di Otranto, senza il Pug, pur avendo la struttura una concessione cinquantennale, i lavori non possono partire. Allo stesso modo, i parcheggi non possono aprire per via delle numerose limitazioni. 
I due candidati sindaco Lavinia Puzzovio e Francesco Bruni esprimono, grosso modo, l’esigenza di inserire i parcheggi di Alimini all’interno della programmazione e si riservano di inserire le soluzioni al problema all’interno dei loro programmi elettorali.

Ma il tempo stringe e una soluzione va trovata per questa estate.

La catena delle prenotazioni in crisi 

Di fatto la catena delle prenotazioni è già in crisi perché i turisti chiedono il posto letto, il posto al sole con sdraio ed ombrellone ed anche il posto auto agli Alimini. Insomma, Alimini serve un’ampia zona che comprende almeno una decina di comuni, tutti con numerose strutture turistiche. Ma la limitazione imposta dalle norme per le aree sottoposte a vincolo, è chiara. Solo 250 posti auto al massimo in area Sic (che comprende moltissimi parcheggi), 500 posti auto nelle altre aree, il tutto distanziando i parcheggi di almeno un chilometro.
Insomma, i parcheggi sono, a tutti gli effetti, un pezzo della filiera turistica e senza di essi si perdono non solo numerosi posti di lavoro, ma anche prenotazioni alberghiere e si mettono in difficoltà i lidi. Visto che nel Pptr della Regione Puglia sono visibili i parcheggi degli Alimini, dato che nelle ortofoto si vedono le auto parcheggiate e visto che gli stessi parcheggi sono tutti all’interno del Sito d’Interesse Comunitario, è facile fare un calcolo, anche se approssimativo dei parcheggi che si rischia di perdere. Innanzitutto tutte le aree sosta distano meno di un chilometro l’una dall’altra, per cui molte di esse non potranno essere autorizzate.

A rischio 2mila posti 

Poi il limite in area Sic è di 250 auto al massimo per parcheggio, nel raggio di ogni chilometro. A questo punto, dunque, la diminuzione sarebbe esponenziale. 
Insomma, dai 3.000 posti auto attuali (esclusi i piccoli parcheggi da 100 auto, come quelli a ridosso della Baia dei Turchi), resterebbero attivi solo alcuni di essi con un numero totale che non dovrebbe superare i 650 o 700 posti totali per tutta la zona di Alimini.

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