Ospedali al collasso, la denuncia della Cisl: anziani in attesa 7 giorni nei corridoi

Ospedali al collasso, la denuncia della Cisl: anziani in attesa 7 giorni nei corridoi
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Mercoledì 11 Gennaio 2023, 12:23 - Ultimo aggiornamento: 12:52

La Cisl Fp di Lecce, a seguito di segnalazioni da parte di propri associati, segnala ancora una volta numerose criticità nella gestione della utenza sia al Pronto Soccorso e al Reparto di Ortopedia dell’Ospedale San Giuseppe di Copertino che all’Ospedale Vito Fazzi di Lecce

Le criticità al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Copertino

Secondo quanto denuncia il sindacato, "i pazienti affetti da covid non verrebbero sottoposti a valutazione clinica in quanto il solo medico di turno in Pronto Soccorso non può allontanarsi dalla zona verde per valutare il paziente nella ‘stanza bolla’, quindi la valutazione del paziente avverrebbe dall’infermiere triagista. I pazienti in codice arancione - prosegue la nota a firma del Coordinatore Provinciale Sanità Cisl Fp Antonio Piccinno - verrebbero trasferiti verso altre strutture con infermiere senza la presenza di personale medico: si pensi che in un caso, fortunatamente avvenuto in prossimità del Fazzi, un paziente durante il tragitto è andato in arresto cardiaco.

La zona grigia non è idonea, diversi pazienti ultra ottantenni che sostano dai 4 ai 7 giorni in attesa di ricovero. 

L'emergenza va avanti giorno e notte, calcolando che, "Nonostante vi sia solo la presenza di un Medico per codici Rossi e Arancioni vi è un afflusso costante di ambulanze in entrata che determina giornalmente un numero approssimativo di 12 utenti in attesa di ricovero e, a volte, l’impossibilità di sbarellare per poter liberare l’ambulanza, tanto che, l’unico Oss, vista la carenza, è perennemente alla ricerca di barelle prelevandole da altre unità operative, lasciando poi le stesse sguarnite. Ad esempio, lo scorso 6 gennaio diverse ambulanze erano in coda, in attesa di sbarellare, in quanto il P.S. con 12 pazienti interni in attesa di ricovero era appunto sprovvisto di barelle. Due giorni dopo, tre codici rossi di 84, 82 e 88 anni, quattro arancioni di 87, 92, 85 e 91 anni e un codice azzurro di 80 anni erano tutti in attesa di ricovero, insieme agli altri pazienti.

Le criticità in ortopedia

In Ortopedia dell’Ospedale di Copertino il reparto è autogestito in quanto è assente da mesi per problemi di salute la referente infermieristica; il personale infermieristico è carente: al momento i 12 turnisti devono rinetrare, senza poter fruire dei dovuti riposi. Anche i medici sono carenti: ce ne sono solo tre, di cui due esonerati dalle notti. 

Posti letto al collasso al Vito Fazzi di Lecce

E’ di questi momenti il grido d'allarme posto dagli operatori del Fazzi per la grave carenza di posti letto di pneumologia e medicina.

"Questa - denuncia la Cisl - la drammatica situazione presso il Pronto Soccorso del Fazzi solo qualche giorno fa:  20 nei codici gialli, 10 nei codici rossi, 20 in Osservazione Breve Intensiva. Totale: in Pronto Soccorso ci sono 50 pazienti allettati, per lo più anziani. Come sindacato poniamo il problema alle istituzioni regionali". 

Le richieste del sindacato

Bisogna intervenire al più presto con un vero proprio piano di emergenza sanitaria che porti poi a regime i ricoveri per patologie che richiedono assistenza pneumologica, di medicina e lungodegenza in modo da rendere possibili lo smaltimento veloce delle diverse tipologie di urgenze e codici rossi. Ciò è quello che si chiede alla Regione: un programma duraturo di assistenza sanitaria di base specie per gli utenti in stato di età avanzata e con pluriparologie geriatriche.

Analoghi problemi a Manduria e Molfetta

Analoghi disguidi si sono verificati nelle ultime settimane all'Ospedale Giannuzzi di Manduria. Qui sono stati bloccati i ricoveri in Ortopedia, con pazienti momentaneamente trasportati in altri ospedali. Un reparto che viene al momento gestito da un solo medico, per cui si è reso necessario bloccare i ricoveri fino a data da stabilire. Infatti, come viene confermato dalla direzione della Asl di Taranto, al momento sono sospesi i nuovi accessi e ricoveri presso tale reparto, a seguito della limitata disponibilità di medici.

Prosegue lo stato di malessere al reparto di pronto soccorso dell'ospedale don Tonino Bello di Molfetta, soprattutto in seguito alle parole del consigliere regionale Saverio Tammacco che ha denunciato le diverse criticità presenti, tra cui i pazienti in attesa sotto la pioggia. "Chi va al pronto soccorso - aveva detto Tammacco in quella occasione - ci va perché sta male e non certo per passare il tempo. Con il rischio di aggravare le proprie condizioni di salute. Un paradosso per un luogo deputato a offrire salute».

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