Ad alcuni medici 100 dosi, ad altri 200. E il caos è servito. La denuncia dell'Ordine dei Medici di Lecce è chiara: la Asl deve fare chiarezza sulla distribuzione dei vaccini antinfluenzali fra i medici di base della provincia. «L'Ordine - scrive il presidente, Donato De Giorgi - considera molto grave la situazione che si è determinata dalla distribuzione delle dosi vaccinali da parte dell'Asl ai medici e ai pediatri di base, con incredibili carenze, inadempienze, con differenti modalità di erogazione tra colleghi e difformità rispetto a quanto a suo tempo assicurato dal direttore generale, anche in nostra presenza. Sottolineamo con forza e urgenza la necessità assoluta che la cittadinanza sia avvisata di ciò, soprattutto chi con priorità deve usufruire del servizio».
Perché ciò che sta accadendo è che i cittadini, spazientiti dai ritardi, si presentano negli studi medici reclamando risposte e montando proteste che non si sa fino a che punto possano arrivare, vista la crescente paura e la tensione diffuse nella popolazione in questa emergenza pandemica.
«Si rimane basiti non tanto e non solo dai gravi ritardi con cui i medici, baluardi del territorio - prosegue De Giorgi -, vengono riforniti, ma soprattutto per due evenienze inspiegabili: la diversa e arbitraria distribuzione del carico vaccinale ai colleghi, spesso non avvertiti, sempre non riforniti secondo le necessità legate al numero di assistiti che hanno in carico; situazione che stimola essa stessa ingiustificate rimostranze degli utenti a carico dei medici e non della Struttura Sanitaria responsabile; la mancata informazione ai cittadini di tali carenze (peraltro sempre possibili in un periodo particolarmente complesso e difficile).