Operai cadono dall'impalcatura di 4 metri: uno è in coma. Cantiere sequestrato I sindacati: «Mattanza da fermare»

Il cantiere sequestrato in via di Valesio
Il cantiere sequestrato in via di Valesio
4 Minuti di Lettura
Giovedì 9 Giugno 2022, 08:33 - Ultimo aggiornamento: 10 Giugno, 11:25

Due feriti, di cui uno grave: è il bilancio di un incidente sul lavoro avvenuto questa mattina in un cantiere edile di Lecce. Due operai edili sono precipitati da un'altezza di circa tre metri mentre lavoravano sull'impalcatura di un cantiere in via Valesio, dove sta sorgendo un nuovo residence: un 54enne di Oria (Brindisi) è in ospedale in codice rosso, un 57enne di Trepuzzi è stato invece ricoverato con codice giallo a Copertino per una frattura alla caviglia. Sul luogo dell'incidente stanno operando polizia e ispettori dello Spesal. Il 54enne è stato ricoverato in codice rosso nel reparto di rianimazione dell'ospedale Vito Fazzi dopo l'intervento dell'ambulanza del 118 ed è in coma. Sul luogo dell'incidente polizia e ispettori dello Spesal. 

 

Anche un secondo operaio è caduto riportando soltanto una contusione ad una caviglia: le indagini per ricostruire la dinamica dell'incidente sono svolte dal personale dello Spesal della Asl e dalle forze dell'ordine.

Intanto il cantiere è stato posto sotto sequestro

Il sindacato: mattanza va fermata

«Altri due infortuni gravi sul lavoro, ancora a Lecce, ancora nel settore dell'edilizia. Questa mattanza va fermata, adesso: dei messaggi di solidarietà non sappiamo più che farcene, vogliamo fatti». Lo dichiara Franco Busto, segretario generale della UIL Puglia, commentando l'incidente avvenuto in un cantiere di Lecce, che ha coinvolto due operai. «Siamo sempre stati favorevoli - continua Busto - agli incentivi mirati a rilanciare l'economia e, nello specifico, il settore delle costruzioni.

Ma se il rilancio dell'economia deve sostenersi sulle spalle dei lavoratori, lasciati al proprio destino senza alcuna misura di sicurezza, sacrificati sull'altare del profitto rapido e a ogni costo, allora no, non ci stiamo. Perché in quei casi non possiamo più parlare di incidenti, ma di veri e propri omicidi sul lavoro».

«La Regione - fa ancora Busto - metta in campo controlli coordinati con le forze dell'ordine sulle migliaia di cantieri aperti sul territorio, per verificarne la sicurezza e la legalità. Inoltre, ora che arriveranno i fondi del PNRR, sarebbe il caso che tali controlli avvenissero a monte, lasciando fuori dai bandi le aziende che non garantiscono il pieno rispetto delle misure di sicurezza e prevenzione, nonché l'attuazione totale delle tutele e dei diritti sanciti dai contratti nazionali di lavoro di categoria». «Infine - conclude il segretario della UIL - crediamo non sia più prorogabile una riforma del sistema pensionistico, con particolare attenzione ai lavori usuranti: costringere uomini e donne di 60 anni a scalare cantieri non è degno di un Paese civile».

La Cgil: più formazione e informazione

“Una massiccia campagna di informazione e formazione, col sostegno di istituzioni e imprese. Non ci sono alternative se vogliamo bloccare la piaga degli infortuni sul lavoro”. Valentina Fragassi e Simona Cancelli, segretarie generali di Cgil Lecce e Fillea Cgil Lecce (sindacato che tutela i lavoratori edili), commentano così il grave incidente sul lavoro accaduto stamane in un cantiere edile nella città di Lecce, in seguito al quale due operai sono stati trasferiti in ospedale (uno purtroppo in codice rosso). Nel solo mese di aprile (ultimi dati Inail disponibili), in provincia di Lecce si sono verificati 348 infortuni, ben 120 in più rispetto allo stesso mese del 2021. Nel primo quadrimestre del 2022 solo nel Salento sono stati denunciati 1.745 incidenti contro i 1.261 dell’anno scorso. “Non è possibile scaricare sui lavoratori il costo della ripresa economica. Auguriamo una pronta guarigione ai due operai coinvolti nell’incidente e speriamo che possano al più presto tornare ad abbracciare i loro cari, ai quali siamo vicini”, dicono le due sindacaliste.

© RIPRODUZIONE RISERVATA