Omicidio di Castrì, si scava nei conti correnti del falegname. Riascoltata la governante

Omicidio di Castrì, si scava nei conti correnti del falegname. Riascoltata la governante
4 Minuti di Lettura
Giovedì 16 Giugno 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:22

Riascoltata ancora una volta la governante. La donna che sabato mattina ha dato l’allarme quando ha raggiunto la casa di Castrì di Lecce di Donato Montinaro trovando la porta aperta e lui, 75 anni, senza vita, legato ad una sedia e con il viso avvolto da un cuscino, un lenzuolo, una maglietta ed una traversa. La donna che conosceva a menadito la vita di questo falegname in pensione e della figlia disabile che ha assistito inconsapevole all’omicidio del genitore consumato con una raffica di calci e pugni sulla testa. Riascoltata ancora una volta dagli inquirenti perché questa donna potrebbe conoscere aspetti della vita privata di Montinaro in cui potrebbe essere maturato l'omicidio che gli inquirenti ritengono senza alcuna ombra di dubbio premeditato.

Un'auto e una casa regalate a una donna: si indaga 

Intanto le indagini del pubblico ministero della Procura di Lecce, Maria Consolata Moschettini, e dei carabinieri del Nucleo investigativo, della compagnia di Lecce della stazione di Calimera stanno anche analizzando i conti correnti della vittima.

Per verificare se è vero - come appreso nel corso delle decine di ascolti di conoscenti, amici e parenti di Montinaro - che avesse regalato una casa ed un’auto ad una donna. E per verificare se e quali flussi di denaro ci siano stati negli ultimi giorni e negli ultimi anni tali da innescare una reazione così vendicativa come quella che ha messo fine alla sua vita.

Il delitto

Sono ore cruciali per venire a capo di questo delitto consumato con particolare ferocia quasi certamente da più di una persona, è l’idea che si sono fatti gli inquirenti in questi primi cinque giorni di indagini. Persone che Montinaro conosceva o che lo hanno sorpreso una volta presentatisi davanti l’ingresso di casa, visto che la porta non presenta segni di forzature. Persone che sono andate lì nella abitazione del centro storico, in via Roma, con l’intenzione di ammazzarlo. Se a calci e pugni o per soffocato dai panni messi attorno al viso per impedirgli di urlare, lo stabilirà il medico legale Roberto Vaglio nell’autopsia al via a mezzogiorno di oggi.

Le immagini delle telecamere di videosorveglianza

Chi ha premeditato e consumato questo omicidio? E perché? I sospettati ci sono, ma al momento sono solo tali visto che nessuno ancora è stato iscritto sul registro degli indagati. Sospetti emersi visionando i filmati degli impianti di videosorveglianza delle strade che conducono alla casa di Montinaro, delle vie del paese dove è stato ripreso insieme ad una donna mentre entra in negozio. Ed altri filmati ancora. Vita semplice ed abitudinaria, quella dell’ex falegname, fra l’assistenza alla figlia disabile, l’aiuto in casa ricevuto dalla governante, le partite a carte con gli amici, anche quelli di Calimera, e qualche distrazione.
In questi ambiti la chiave del giallo che ha stravolto la comunità grika finora rimasta lontana dall’ipotesi che un suo cittadino potesse essere ammazzato in casa con quella brutalità e quella pianificazione.
[RIPRODUZ-RIS]© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA