Ombrelloni, prove tecniche d'estate: le distanze in spiagga con il coronavirus

Ombrelloni, prove tecniche d'estate: le distanze in spiagga con il coronavirus
di Francesco DE PASCALIS
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Domenica 19 Aprile 2020, 11:57 - Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 11:35
Prove tecniche d'estate 2020, nel Salento. Quella, lo sperano davvero in tanti, post pandemia da coronavirus, quella del probabile distanziamento sociale e delle mascherine.
A Porto Cesareo, ben 15 chilometri di costa bassa e sabbiosa caratterizzata da spiagge bianche e mare turchese, gli imprenditori turistico-balneari non hanno perso tempo e si sono messi già al lavoro, approfittando della recente ordinanza della Regione che permette di raggiungere gli stabilimenti balneari per i lavori di manutenzione. Hanno provato a disegnare - prima su carta e da qualche giorno anche sulla sabbia - lo scenario meglio praticabile e capace di coniugare la giornata al mare con la tutela della salute.
«È chiaro che l'estate che si appresta ad arrivare, non sarà come le altre e quindi anche a Porto Cesareo, da anni meta ambita a livello nazionale ed internazionale», spiegano i fratelli Giovanni ed Alessandro Grandioso, gestori con Gigi Tramacere degli stabilimenti Dune e Tabu, e la proprietà del Bacino Grande che con altri colleghi imprenditori e titolari di stabilimenti balneari si sono messi da subito al lavoro, appena il governatore di Puglia Michele Emiliano, ha dato con apposita ordinanza la possibilità di cominciare a preparare gli stabilimenti per la stagione che verrà.

Gli stabilimenti si dicono pronti a dialogare con le istituzioni per offrire una stagione gradevole e soprattutto sicura. «Se il turismo ha rappresentato in questi ultimi anni un asset fondamentale per l'economia delle comunità pugliesi, quello legato al mare costituisce comunque una caratteristica distintiva per tutto il territorio: quella per cui le vacanze in Puglia e nel Salento, vengono apprezzate anche fuori dai confini nazionali. Il coronavirus rischia di mettere in pericolo questo comparto dell'economia regionale, dopo gli sforzi che le Istituzioni, soprattutto la Regione, con le sue campagne promozionali, ma anche noi, operatori privati, con i nostri investimenti compiuti in questi anni per far decollare l'ospitalità sulle spiagge. Per questo gli operatori salentini che fanno capo alla sezione della Cna Balneari Puglia è riportato in una nota- stanno lavorando per predisporre le migliori sistemazioni in vista della prossima stagione, approfittando dei lavori autorizzati dalla Presidenza della Regione, per pulire e sistemare gli arenili prima che la stagione calda scoppi all'improvviso, come previsto dai meteorologi».

E proprio in questa direzione si collocano le prove di organizzazione di spiagge ed ombrelloni ad una distanza tale che possa essere compatibile con le prescrizioni che la pandemia, per fortuna declinante, sta lasciando in eredità, attraverso le disposizioni di medici ed esperti. È così che presso il Lido Bacino Grande, uno dei più antichi e frequentati del litorale jonic, ma anche poi alle Dune ed al Tabù, spiagge gemelle della baia piccola cesarina, sono state effettuate, e sono in corso, alcune prove utilizzando ombrelloni, lettini e altro materiale per predisporre, a varie distanze, le attrezzature che solitamente si usano in estate sui litorali da parte di migliaia di turisti. Prove tecnico-operative con tanto di misure, paletti corridoi, distanze e persino riprese aeree con droni, che serviranno affinché gli operatori, guidati da Giuseppe Mancarella, presidente di Cna Balneari Puglia, possano portare al prossimo incontro con il presidente Michele Emiliano e l'assessore regionale al Turismo, Loredana Capone, proposte valide per supportare chi deve indirizzare le norme che dovrebbero esser emanate a breve per disciplinare l'ospitalità dei turisti sui lidi di Puglia.

«Stiamo lavorando, per tempo e insieme agli altri operatori del settore spiega Luigi Marzano, amministratore di Lido Bacino Grande per assicurare un'estate sicura e protetta a coloro che frequenteranno le nostre spiagge. Presto presenteremo le nostre idee ai tavoli in cui saremo chiamati per aiutare chi dovrà redigere le regole per la prossima stagione turistica. Abbiamo bisogno di risposte rapide e inequivocabili per poter realizzare gli standard qualitativi che abbiamo sempre offerto qui a Porto Cesareo a decine di migliaia di turisti ogni anno, italiani e stranieri. E soprattutto dobbiamo incominciare a dare risposte alle tante famiglie che incominciano a telefonare, anche da fuori regione».
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