Ognissanti, un ponte d'oro pienone sfiorato nel capoluogo

Ognissanti, un ponte d'oro pienone sfiorato nel capoluogo
di Rita DE BERNART
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Lunedì 1 Novembre 2021, 09:45

Barocco, passeggiate in città e fughe verso il mare. Con un sole quasi estivo e temperature diurne inaspettate, il ponte di Ognissanti ha fatto registrare il quasi pienone a Lecce e anche in alcune delle più note località della provincia.
Molto buona in generale la media delle presenze turistiche nel capoluogo salentino per l'intero mese di ottobre, sia rispetto allo scorso anno che rispetto al pre covid: un trend in linea con quello nazionale secondo cui una alta percentuale di italiani si è concesso un piccolo viaggio per il ponte.

Voglia di relax per il ponte 

Negli ultimi tre giorni sono tornati gli italiani che si sono spostati per un fine settimana di relax; pugliesi soprattutto, ma anche lucani, calabresi e campani che hanno scelto di fare uno o al massimo due pernottamenti fuori in luoghi piuttosto vicini e raggiungibili in poche ore.

Una inversione di tendenza rispetto alle precedenti settimane invece in cui a riempire le strade del barocco, ma anche le marine, sono stati gli stranieri, compresi anche americani e inglesi se pur ancora in misura ridotta rispetto alle medie di periodo; e proprio questa presenza rappresenta un fattore positivo che fa ben sperare in una reale ripresa per la prossima primavera.

B&b pieni al 90%


Pieni i bed & breakfast centrali dove la percentuale di occupazione in alcuni casi sfiora il 90%, ma bene anche gli alberghi più grandi che però, al contrario, accusano la mancanza dei grandi gruppi d'oltremanica e d'oltreoceano. «Confermiamo anche noi la tendenza nazionale - dice Raffaele Bitetti della associazione Alea extra alberghiero- moltissime strutture sono ancora aperte e abbiamo una percentuale di occupazione di circa l'80%. Per questo ponte sono tornati gli italiani che si sono concesso una breve vacanza relax, molti pugliesi e dalle regioni vicine. Ma ci sono anche tanti stranieri in linea con le ultime settimane e con tutto il mese di ottobre. Questo è un buon segnale. Inoltre abbiamo buone previsioni anche per la prima decade di novembre grazie ad alcuni grandi eventi».
I turisti che hanno scelto il Salento e Lecce in questo periodo sono di tipologia differenti dunque: italiani, stranieri, famiglie e individuali di target medioalto. Bene anche la categoria del lusso. «Abbiamo un'ottima percentuale di occupazione in questi giorni, siamo quasi l completo - commenta Pierpaolo Faggiano, general manager del Risorgimento-. Si tratta di una tipologia mista e ci sono tanti stranieri, la cosa positiva che abbiamo riscontrato è che c'è stata una buona continuità con la stagione estiva e anche le previsioni per i prossimi giorni sono positive. Nelle ultime tre giornate ci sono stati soprattutto italiani che si sono spostati per il weekend vicino casa».
Il ponte dunque rafforza la tendenza al turismo di prossimità che ha caratterizzato gli ultimi due anni dall'avvento della pandemia. Bilancio positivo dunque anche se per gli alberghi che hanno un grande numero di camere la situazione non può dirsi completamente rientrata. «Non si può dire spiega Giancarlo De Venuto general manager di Hilton Inn che Lecce sia una città da ponte. In genere per i le brevi vacanze attirano molto di più città in cui ci sono più eventi come mercatini a tema, concerti, manifestazioni. Ma la tendenza è buona in generale, c'è voglia di viaggiare, di uscire anche se per un paio di giorni. Abbiamo diversi stranieri e in queste ultime giornate soprattutto italiani. Ma per un albergo con quasi 150 camere non è facile fare il pienone. Mancano ancora soprattutto i gruppi di americani e inglesi. Lecce però potrebbe fare molto di più se ci fosse una programmazione mirata di eventi distribuiti in più periodo nel corso della bassa stagione. Invece spesso lavora quasi di riflesso ad altre località gettonate; penso ad Otranto ad esempio dove il sindaco ha fatto un grande lavoro per inserirla in un circuito internazionale».
Insomma il viaggiatore in questo periodo cerca l'arte, la cultura, gli eventi a cui partecipare ma non manca chi sceglie ancora il mare. «Siamo fino ad oggi a circa il 70% di occupazione delle camere - dice Giovanni Pizzolante, direttore de Le Dune Suite Hotel di Porto Cesareo -. Ci sono in prevalenza famiglie e un segmento di individuali che va dai 40 ai 60 anni che si sono spostati per una breve soggiorno per cambiare aria e rigenerarsi. Tantissimi i pugliesi ma anche tanti dalle regioni vicine. Ora è importante lavorare e guardare alle notizie che ci arrivano dai tg senza allarmismi e con il giusto spirito critico per non fare una nuova brusca frenata».
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