Il fuoco brucia la Fòcara di Sant'Antonio: l'antico rito è compiuto

Il fuoco brucia la Fòcara di Sant'Antonio: l'antico rito è compiuto
di Francesco DE PASCALIS
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Lunedì 16 Gennaio 2023, 21:25 - Ultimo aggiornamento: 21:57

Novoli infiammata di tradizione fede e passione. Arde la Fòcara di Sant'Antonio Abate, che nella grande piazza Tito Scipa, è tornata ad emozionare con il suo originale ed intenso spettacolo di luci suoni e colori, decine di migliaia di spettatori che dopo i due anni di restrizioni legate alla pandemia, hanno rivissuto emozionandosi l'antico rito del fuoco sacro e buono di Puglia. Una fiamma autentica, intrisa di devozione e fede quella che si è levata dal più importante falò del bacino del Mediterraneo, un fuoco intenso e passionale, capace sin dalla notte dei tempi di accendere e riscaldare la fredda notte dell’inverno salentino. L’antico rito è compiuto quindi, con il popolo del grande Santo della Tebaide, che torna a fare da cornice suggestiva a tanti spettacoli che hanno animano sin dal mattino la grande pira eretta dai volontari del Comitato Festa guidato da Toni Villani.

L'accensione

Sono da poco passate le 20.30 quando parte lo show. Ad aprirlo sotto la Fòcara, abbellita da particolari immagini dei più bei falò di questo ultimo secolo, lo spettacolo dei "Taiko" per la regia di Paolo De Falco. Un suggestivo viaggio nel mondo degli antichi tamburi giapponesi, utilizzati in passato nelle pratiche di rituali di sciamanesimo; il taiko infatti è statao scelto in quest'edizione perchè ha un'importanza che va molto al di là della sua natura di strumento a percussione. Uno strumento che - a detta degli organizzatori - ha scandito il ritmo dell'attesa dell'arrivo del fuoco partecipando di fatto alla sacralità dell'albero da cui deriva. «Una voce potente e simile al tuono - hanno spiegato - che è stata in grado di giungere fino al cielo, e dialogare con le divinità, fungendo da intermediario fra uomini e dei».

A fare da magnetico contorno la musica elettronica, composta appositamente per l’evento, del maestro Cesare Saldicco, e che di fatto ha introdotto sia l'esibizione dei tamburi sia gli ammalianti e bellissimi spettacoli piro-musicali curati dalla nota azienda nazionale "Pirotecnica Moderna" di Giovanni Padovano di Genzano di Lucania.

La miccia che accende la focara

Ad accendere le micce del fuoco i rappresentanti istituzionali che hanno partecipato alla pianificazione ed all'organizzazione dell'evento: per il comune di Novoli il primo cittadino Marco De Luca, per il Comitato Festa il presidente Toni Villani, il dottor Biagio Mazzotta ragioniere dello Stato originario di Novoli ospite d'onore dell'edizione 2023, i rappresentanti di Regione Puglia e Provincia di Lecce, enti soci della Fondazione Focara che è pronta a ripartire. Uno spettacolo scandito da colpi scuri e bagliori accecanti e che ancora una volta ha avuto la forza di attrarre e sorprendere per bellezza, ritmo ed intensità. Subito dopo il "fuoco alla Fòcara dell'Abate" è partita, anche questa a gran ritmo, la sezione suoni de "i giorni del fuoco".

Il concerto

Ad infiammare anche in questo caso l'area live i suoni ed i ritmi irrefrenabili rigorosamente "made in Salento" di una formazione inedita composta dai Sud Sound System accompagnati dalla Bag A Riddim Band, la tromba di Cesare Dell’Anna ed il tamburello di Antonio Castrignanò. Gli artisti, per la prima volta, sono saliti insieme sul palco di piazza Tito Schipa, con uno spettacolo musicale inedito, studiato e realizzato in esclusiva per questo evento. Un live capace di mettere insieme il raggae, le melodie "balkan" di Cesare Dell’Anna ed i ritmi in levare di Antonio Castrignanò, onde ed effetti sonori che hanno fatto muovere il pubblico in una danza frenetica ai piedi del falò. Prima di loro avevano aperto il concerto Steppo e Symon23, Ade, La Malasorte, Zeboh, Gaiser&Simongs. 

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