Noemi, chiesta cancellazione delle aggravanti per l'assassino
Il difensore: «Uccise per impeto, non ci fu premeditazione»

Noemi, chiesta cancellazione delle aggravanti per l'assassino Il difensore: «Uccise per impeto, non ci fu premeditazione»
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Mercoledì 3 Ottobre 2018, 12:01 - Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 19:05
LECCE - Ad un anno esatto dalla sua morte, il caso di Noemi Durini e del rapporto on il fidanzato Lucio torna a far discutere. Il difensore del ragazzo, in questi giorni a processo per l'omicidio della sedicenne, durante la seconda udienza ha chiesto l'esclusione di tutte le aggravanti.
L'avvocato Luigi Rella ha infatti non solo rinnovato la richiesta di sottoporre il giovane a perizia psichiatrica, tenuto conto dei tre Tso a cui venne sottoposto prima di quella tragica notte in cui uccise la sua fidanzata Noemi, abbandonandone il corpo nelle campagne di Castrignano del Capo.
Ma ha anche chiesto che cadesse l'aggravante della premeditazione, sostenendo che il giovane "uccise in un momento di impeto". Oltre a questo, Rella ha anche chiesto la modifica del reato di soppressione di cadavere in occultamento di cadavere. L'obiettivo, chiaramente, è che la pena venga ridotta dopo la richiesta a 18 anni avanzata ieri dall'accusa.







 
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