“No” delle Sud Est: un'altra estate senza treni locali nelle domeniche. L'ira dei sindaci: «Ennesimo bluff»

“No” delle Sud Est: un'altra estate senza treni locali nelle domeniche. L'ira dei sindaci: «Ennesimo bluff»
di Maurizio TARANTINO
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Martedì 29 Maggio 2018, 11:54 - Ultimo aggiornamento: 12:01

LECCE - Il Salento resta senza treni festivi per il mare. Anche quest’anno le Ferrovie Sud Est non garantiranno il servizio su ferro nelle giornate dedicate alle trasferte sulla costa. E così Jonio e Adriatico diventano irraggiungibili per chi viaggia sui binari. Per chi arriva dalle altre città italiane, ma anche per i salentini (e non solo) che da Lecce scelgono di trascorre una domenica al mare. Una beffa per un territorio che da troppo tempo, dopo le numerose promesse, attende una svolta su questo fronte. E, invece, niente: l’isolamento permane nonostante il boom turistico.
Una penalizzazione per territorio che va avanti da anni e che non ha trovato soluzione neanche con il recente subentro delle Ferrovie dello Stato a capo della Sud Est. «Abbiamo chiesto più volte i treni domenicali per il Salento, ma la risposta è stata negativa»: chi parla è Antonio Nunziante, l’assessore regionale ai Trasporti che ieri mattina ha partecipato a Bari ad un ulteriore incontro con i vertici della società di trasporti.
Risultato: un’altra fumata nera dopo che anche lo scorso anno il Salento era rimasto senza collegamenti ferroviari domenicali per la costa. E alla Regione la notizia è stata comunicata durante l’incontro con l’amministratore delegato Luigi Lenci e con il direttore generale Giorgio Botti, entrambi di Sud Est, che hanno presentato le linee guida del piano per il periodo estivo. Nei precedenti appuntamenti, l’assessore Nunziante aveva insistito per avere collegamenti efficaci e diffusi in previsione di una stagione turistica che si preannunciava molto intensa, in particolare per il Salento.
L’attesa di una svolta che, negli anni passati, era mancata del tutto. Arriva, invece, solo un “contentino” per il Salento: ci saranno solo i bus - sostitutivi, appunto - come era accaduto lo scorso anno. E che, piccola nota lieta, partiranno, a differenza dello scorso anno, quasi subito. Già a giugno.
Il problema, secondo quanto emerso durante l’incontro, risiede «nella mancanza di personale», come ha detto lo stesso Nunziante facendo riferimento alla raffica «di pensionamenti o di trasferimenti» dovuti anche al subentro della nuova società. Il numero di operatori sarebbe insufficiente e «Trenitalia - ha aggiunto lo stesso l’assessore - ha chiesto di avere tempo per formare le nuove professionalità». In soldoni: il dissesto Sud Est avrebbe creato problemi non solo dal punto di vista economico, ma anche strutturale e soprattutto per il personale. Un paradosso nel momento in cui Trenitalia cerca il rilancio, avviando il progetto del biglietto unico che permette a chi vive in altre parti d’Italia di raggiungere, con un solo tagliando, le località più estreme della penisola salentina. Si potrà quindi fare il ticket unico da Milano per arrivare a Gagliano del Capo, viaggiando sempre su strada ferrata, ma non la domenica, giorno in cui si dovrà mettere in conto di dover trasbordare sui bus di linea che collegheranno le diverse località turistiche.

Insomma il cambiamento promesso dall’azienda non è ancora arrivato, sebbene la Regione sia riuscita ad ottenere maggiori garanzie rispetto al passato.

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