No alla centrale: in centinaia sfilano per le vie di Monteroni

Il corteo per le vie di Monteroni (Foto: Leon Colonna)
Il corteo per le vie di Monteroni (Foto: Leon Colonna)
di Matteo CAIONE
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Sabato 30 Aprile 2016, 20:46 - Ultimo aggiornamento: 21:11

MONTERONI - Hanno marciato in 400 per le vie del paese per ribadire il “No” alla centrale a biometano. Il corteo è salpato dall’area mercatale di Monteroni. E dopo aver solcato il cento abitato, è sfociato in Piazza Falconieri. Un serpentone animato anche da anziani, famiglie, bambini e ragazzi armati di tamburello. Una marcia vivace e rumorosa tra fischietti, palloncini, bandierine, megafoni, cori e il ritmo della pizzica. Il fronte del “No” è sceso in strada, l’altra sera, per rilanciare la mobilitazione in vista della prossima Conferenza dei servizi e manifestare quindi contro il progetto dell’impianto di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti previsto nei pressi della stazione: nel mirino degli attivisti i rischi per ambiente e salute e la vicinanza alle abitazioni. Nel corteo esponenti di maggioranza e opposizione, associazioni culturali e ambientaliste, movimenti. Presente anche l’oncologo Giuseppe Serravezza, presidente provinciale Lilt.

Durissimo il suo intervento al termine della marcia. “Mentre tutto il mondo, a partire dall’Inghilterra, punta all’obiettivo rifiuti zero, continuiamo ad assistere - ha detto dal palco allestito piazza - a queste scelte scellerate che non hanno motivo di esistere e che servono solo per accontentare qualche faccendiere. Se fanno questo impianto, ovunque nasca, condannano i ragazzi e la gente di questo territorio a vivere per almeno trent’anni in un contesto contaminato. Impianti del genere, che stanno spuntando come formiche, sono una follia. Altre esperienze - ha aggiunto Serravezza - ci insegnano che serve una gestione intelligente del rifiuto umido”. Hanno preso la parola anche il sindaco Angelina Storino, l’assessore Piero Favale, il consigliere di opposizione Massimiliano Manca, Ernani Favale del ComitatoNoCentrale, e il primo cittadino di Arnesano, Emanuele Solazzo, unico amministratore dei paesi limitrofi presente. Intanto, prosegue il braccio di ferro burocratico. La società “Par srl” ha presentato le integrazioni richieste dalla prima conferenza dei servizi. Per i progettisti si tratta di un impianto biologico utile e a basso impatto ambientale. La querelle tiene banco da quasi due anni e continua a infuocare gli animi. E dal palco, il sindaco di Monteroni ha rilanciato la battaglia. La protesta, come avvenuto nella Conferenza di febbraio, si sposterà quindi a Lecce: un nuovo sit-in è previsto il 5 maggio alle 9 all’ingresso del Palazzo della Provincia di via Botti, in concomitanza con l’adunata degli enti preposti al rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale. Una partita che con tutta probabilità proseguirà poi nelle aule della giustizia amministrativa.

(Foto: Leon Colonna)

 

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