Niente uscite didattiche per i bambini della materna e scoppia la polemica in due comunità scolastiche, quella di Lequile e di San Pietro in Lama nel Salento. Genitori sul piede di guerra: «Non viene garantito il diritto a favorire la socializzazione dei bambini e dei ragazzi». Ma la dirigente del comprensivo di Lequile-San Pietro in Lama, la professoressa Mariateresa Spagna chiarisce, che la motivazione è legata, «allo scuolabus comunale che non è omologato per le esigenze di sicurezza degli alunni».
I genitori però non ci stanno e ritengono che la scelta della scuola sia comunque un'ingiustizia per i propri figli. «Abbiamo ricevuto comunicazione della sospensione delle uscite didattiche circa venti giorni fa ricostruisce la vicenda una mamma - dopo che ci era stato già mandato il programma ad ottobre ed era indicata la lista delle visite guidate.
Incontro senza soluzione
Qualche giorno fa, a seguito di una formale richiesta inviata al comprensivo, al collegio docenti, al consiglio di istituto e ai sindaci dei Comuni di San Pietro in Lama e Lequile - rispettivamente Vito Pietro Mello e Vincenzo Carlà - si è tenuto un incontro, che si è concluso però senza alcuna soluzione per le esigenze delle famiglie e della scuola.
«Mi spiace che qualcuno, soprattutto tra i genitori, pensi che la nostra scuola non abbia a cuore le uscite didattiche perché così non è - spiega la dirigente Spagna - da sempre abbiamo attribuito un'alta valenza formativa alle uscite didattiche, alle visite guidate e ai viaggi di istruzione, inserendo nella nostra programmazione didattico-educativa, itinerari che potessero contribuire alla formazione integrale della personalità dei nostri alunni. Il corpo docente prosegue - non merita di essere definito poco sensibile alle richieste delle famiglie. Ad essere diciamo così esclusi dalla giornata fuori, per questo anno scolastico, sono le sezioni della scuola dell'infanzia, ma non perché io e le mie maestre siamo contrari a questa esperienza».
Le parole della dirigente
«Purtroppo quest'anno - spiega ancora la dirigente - dopo aver programmato le uscite della scuola dell'infanzia con lo scuolabus perché considerato il mezzo di trasporto più idoneo per lo spostamento di bambini così piccoli, sono emersi problemi legati all'utilizzo del mezzo comunale che, per motivi di omologazione, pare preveda la presenza di un solo adulto a bordo oltre all'autista. Si comprende bene continua - che garantire la sicurezza e l'incolumità di più di venticinque bambini e bambine di scuola dell'infanzia nel tragitto non sia cosa semplice, considerando anche il rapporto numerico maestra-alunni prevista per regolamento delle uscite didattiche, 1 docente ogni 15 alunni oltre al docente di sostegno in caso di alunni diversamente abili». Gli organi collegiali hanno così ritenuto di deliberare, come arricchimento dell'offerta formativa per il corrente anno scolastico per i più piccoli, «tre eventi di socializzazione ed inclusione che si svolgeranno a scuola e all'aperto, grazie alla partecipazione di esperti di teatro, all'esibizione di un mago-illusionista e alla realizzazione di un laboratorio coop con materiali di riciclo» conclude la dirigente.
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