Nikolov, dal flop sulla panchina del Lecce alla rivincita contro l'Italia di Mancini

Nikolov, dal flop sulla panchina del Lecce alla rivincita contro l'Italia di Mancini
di Lino DE LORENZIS
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Venerdì 25 Marzo 2022, 11:30 - Ultimo aggiornamento: 11:42

Chi l'avrebbe mai detto che un giorno il tanto bistrattato ex giallorosso Nikolov avrebbe contribuito all'eliminazione dell'Italia dalla fase finale dei mondiali di calcio? Nessuno, proprio nessuno. E invece nella storica serata del 24 marzo 2022, al "Renzo Barbera" di Palermo, davanti a circa 37mila spettatori, di cui 1600 ospiti, la Macedonia del Nord, composta in gran parte da illustri sconosciuti del mondo della pedata internazionale, ha beffato la pluridecorata Nazionale italiana di Roberto Mancini con un gol realizzato in pieno recupero, tra l'incredulità generale. Un risultato sportivo straordinario per la giovane selezione macedone, relegata intorno al sessantesimo posto del ranking mondiale.

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La "carriera" di Nikolov sulla panchina del Lecce

Per Boban Nikolov, 27 anni, macedone di Stip e con passaporto bulgaro, una clamorosa rivincita nei confronti del calcio italiano che solo pochi mesi prima lo aveva bocciato senza appello. Forse troppo in fretta, questo non lo sapremo mai. Pantaleo Corvino di sicuro lo avrebbe tenuto molto volentieri nel suo Lecce ancora per un po' di tempo ma dinanzi alla ferma volontà del calciatore di cambiare casacca c'è stato davvero ben poco da fare.

Non a caso, Nikolov dopo aver lasciato il Salento si è trasferito in Moldavia per indossare la maglia del glorioso Fc Sheriff Tiraspol. Per informazioni, rivolgersi al Real Madrid, sconfitto in casa in questa edizione della Champions League. L'esperienza leccese di Boban Nikolov è durata solo pochi mesi, dal 19 gennaio 2021 e fino all'epilogo amaro della semifinale play off persa ad opera del Venezia. Corvino aveva puntato forte su questo centrocampista arrivato dal club ungherese Mol Fehérvar, l'ex Videoton, per rendere ancora più solido il centrocampo della squadra allenata da Eugenio Corini.

Ora il "bidone giallorosso" sfiderà il Portogallo

Solo che, a parte qualche piccola impennata, le sue apparizioni non hanno mai convinto del tutto. Colpa del calciatore, colpa dell'allenatore, colpa dell'ambiente: probabilmente un po' di tutto. Sta di fatto che il macedone è andato via dal Salento e dall'Italia con l'etichetta di "bidone". Un epilogo che non avrebbe mai immaginato a gennaio quando aveva accettato la proposta di Corvino con l'idea di essere protagonista nel Belpaese. Il suo bilancio in giallorosso si è chiuso con 15 presenze, 13 nella stagione regolare e 2 nella doppia sfida dei play off con il Venezia, e un totale di 450' giocati, poi 1 assist, 5 ammonizioni che hanno comportato anche una giornata di squalifica. Ora il brutto anatroccolo Nikolov sfiderà il Portogallo nella finale per l'accesso alla fase finale dei mondiali di calcio mentre qualcuno da queste parti rifletterà sul reale valore di questo calciatore.

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