“Materassi, cuscini e lenzuola a peso d’oro. A Nardò la gestione del campo di accoglienza è un business per tanti su cui è urgente fare chiarezza!” Il Partito democratico neritino punta i riflettori sul campo di Boncuri dove ogni anno trovano accoglienza centinaia di migranti impiegati dalle aziende agricole del circondario come braccianti, soprattutto nella raccolta di angurie e pomodori.
La denuncia dei consiglieri dem
È la gestione della foresteria allestita nell’area adiacente la masseria Boncuri, in particolare quella della stagione estiva di quest’anno, ad essere sottoposta ai “raggi x” dei due consiglieri comunali del Pd, Lorenzo Siciliano e Daniele Piccione, i quali, dopo aver acquisito una serie di documenti, puntano il dito contro le spese a loro dire “esorbitanti” sostenute dal Comune per la logistica. «Per la stagione estiva 2022, - scrivono i due consiglieri comunali - il Comune di Nardò ha speso complessivamente 55.249,77 euro per l’acquisto di materassi, cuscini e lenzuola. Una cifra esorbitante, frutto di una serie di affidamenti diretti ad una Srl di recente costituzione, senza gara d’appalto, senza procedura ad evidenza pubblica, senza comparazione di più preventivi. Più forniture, che solo a titolo di esempio, sono consistite in materassi ignifughi singoli pagati dall’ente 214,11 euro l’uno. Un costo stratosferico rispetto alla media dei prezzi di mercato».
Va detto che in fase di allestimento del campo, prima della stagione estiva appena conclusa, il comune avrebbe accertato come all’interno di molti dei moduli alloggiativi si fossero verificate infiltrazioni di umidità che avrebbero reso inutilizzabili materassi e cuscini (le lenzuola vengono, invece, sostituite per ogni ospite, in quanto non è gestibile un servizio di lavanderia), che andavano quindi sostituiti con altri materassi ignifughi della stessa buona qualità dei precedenti.
Ci vogliono vedere chiaro i due consiglieri comunali: «Abbiamo seguito questa vicenda con grande attenzione nelle ultime settimane, recuperando documenti ed informazioni di cui abbiamo portato a conoscenza l’autorità giudiziaria, ma ciò che riteniamo ancor più importante fare oggi, con grande forza, è denunciare pubblicamente, ancora una volta, e far conoscere ai cittadini l’indecente modo con il quale si amministra la cosa pubblica in questa città».
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