Sfregiano la fontana, si feriscono e chiedono il risarcimento: “imbroglio” scoperto grazie alle telecamere

Sfregiano la fontana, si feriscono e chiedono il risarcimento: “imbroglio” scoperto grazie alle telecamere
di Antonio FALCONIERI
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Lunedì 13 Gennaio 2020, 12:35 - Ultimo aggiornamento: 13:06
La Fontana del Toro, a Nardò nel Salento, ha perso una delle due anfore. Uno dei simboli più amati e fotografati della città è stato sfregiato il 30 dicembre scorso e adesso le forze dell’ordine indagano per cercare di ristabilire l’esatta dinamica di quello che è accaduto nel penultimo giorno del 2019. Il simbolo della città da quasi novant’anni sarebbe stato vittima di due giovanissimi neritini, abituali frequentatori del borgo antico. La vicenda ha assunto dei contorni surreali e grotteschi perché uno dei due ragazzi, minorenne, avrebbe chiesto un risarcimento al Comune di Nardò per essere stato colpito e ferito proprio a causa della caduta dell’anfora, ma le telecamere della zona hanno finito per svelare l'“imbroglio”.

Inaugurata nell’ottobre del 1930, la Fontana del Toro venne realizzata dallo scultore neritino Michele Gaballo con la collaborazione di Raffaele Borgia, su disegno del pittore Gino Gabrieli. Un monumento molto amato dai neritini e dai turisti che onora l’origine della città (il toro scalcia e fa zampillare l’acqua) e che non a caso è posizionato nella piazza centrale.
L’episodio si è verificato in pieno giorno e questo potrebbe rappresentare l’ennesimo campanello d’allarme per un centro storico sempre più preda di vandali e teppisti che agiscono quasi del tutto indisturbati. Alcuni cittadini hanno ritrovato il manufatto in cemento in mille pezzi e segnalato il fatto alle autorità ma nessuno è riuscito a dare una spiegazione.

Dopo qualche giorno gli uffici comunali hanno ricevuto la lettera di un avvocato che chiedeva, per conto di suoi assistiti, una somma di denaro come indennizzo per il fatto di essere stato colpito dall’anfora. Qualcosa, però, non tornava. E così l’intuito degli agenti del comando di polizia locale ha avuto un ruolo fondamentale nella scoperta di una versione totalmente diversa da quella fornita dal giovane neritino. È bastato controllare i filmati delle tante videocamere di sorveglianza installate in quella zona per ristabilire la verità dei fatti.

Dai video, infatti, emerge che due giovani hanno assaltato il monumento e mentre uno, dopo essersi arrampicato, prendeva a calci l’anfora nel tentativo di staccarla dalla sua sede, l’altro sperava di raccoglierla prendendola al volo. Non avevano minimamente calcolato che il manufatto poteva arrivare a pesare più di cinquanta chilogrammi. L’anfora alla fine si è staccata andando a colpire uno dei due ragazzi sulla schiena e poi si è frantumata ai piedi della vasca che raccoglie l’acqua della fontana. I due giovanissimi si sono subito allontanati da piazza Salandra lasciandosi alle spalle uno dei principali monumenti di Nardò pesantemente danneggiato.
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