Nardò, firme false per la candidatura di Mellone: nuova inchiesta. Sequestrati smartphone e pc ai quattro denuncianti

Nardò, firme false per la candidatura di Mellone: nuova inchiesta. Sequestrati smartphone e pc ai quattro denuncianti
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Giovedì 14 Luglio 2022, 19:20 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 21:58

Sequestri e perquisizioni nell'ambito della vicenda delle presunte firme false autenticate dall'attuale sindaco di Nardò, Pippi Mellone. I carabinieri hanno perquisito le abitazioni e sequestrato computer, hard disk e cellulari di Paolo Arturo Maccagnano, Giuseppe Zacà, Carlo Pranzo e Stefania Raganato, i quattro che denunciarono la vicenda ormai qualche mese fa. Secondo un perito grafologico della Procura della Repubblica le firme che furono presentate, all'epoca dei fatti (2016) erano false. 

Due inchieste separate: la tesi di Mellone

Secondo una prima ricostruzione della vicenda durante un interrogatorio il sindaco di Nardò, Pippi Mellone, avrebbe disconosciuto le firme apposte nei documenti.

La prima inchiesta si è conclusa, la seconda vede invece queste verifiche dei militari su smartphone, tablet e pc dei quattro denuncianti per capire se vi siano state irregolarità. Pippi Mellone è difeso dall'avvocato Giuseppe Corleto: la tesi del sindaco, dichiarando non sua la firma apposta su quei documenti, è che vi sia un disegno per incolparlo.

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