Nardò, la vecchia "capasa", abbandonata in un deposito è stata recuperata

L'anfora al centro della fontana a Nardò
L'anfora al centro della fontana a Nardò
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Giovedì 7 Aprile 2022, 19:06 - Ultimo aggiornamento: 19:08

Nella villa di Nardò è tornata la storica "capasa", è stato infatti recuperato e posizionato in via XX settembre il grosso vaso di terracotta rimasto per decenni in un deposito.
Da oggi i neretini possono tornare ad apprezzarla, recuperata e restaurata, al centro della fontana della “villa”. Il grosso recipiente di terracotta, simbolo di questa area della città per un lungo periodo nel secolo scorso, è rimasta per qualche decennio in un deposito della vicina scuola intitolata a Dag Hammarskjold e l’amministrazione comunale ne ha finanziato recupero e restauro, nell’ambito di un intervento di riqualificazione della fontana.

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Il recupero

La ditta Sc Service ha eseguito la manutenzione degli impianti idrico ed elettrico, ha rifatto la superficie e ha ripristinato l’anello circostante con verde e piantine. La capasa è stata oggetto di un intervento di ripulitura ed è stata poi fissata (con un’anima in ferro) a una base in pietra di Apricena alta un metro.

A svelare il nuovo volto della fontana oggi il sindaco Pippi Mellone alla presenza di assessori e consiglieri comunali e di tanti cittadini.

Il sindaco: «Era un desiderio di molti»

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“Era un desiderio di molti neretini – ha spiegato il primo cittadino – soprattutto dei più nostalgici e legati alle nostre radici. Abbiamo recuperato la capasa, abbandonata ormai da decenni, in un deposito della scuola e abbiamo colto l’occasione di impreziosire in maniera significativa il recupero della fontana della “villa”, aggiungendo un elemento identitario a un’operazione di decoro e arredo urbano. In tanti ricordavano la capasa, il rito delle passeggiate e il carico di significati di un simbolo della Nardò che fu. Siamo abituati a guardare al futuro, ma con il massimo rispetto delle cose belle del passato”.    

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