Presa la banda delle spaccate: indagati cinque giovanissimi, due sono minorenni

Presa la banda delle spaccate: indagati cinque giovanissimi, due sono minorenni
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Sabato 11 Gennaio 2020, 12:51 - Ultimo aggiornamento: 13:32

Cinque persone sono indagate - due delle quali minorenni - nell'ambito di un'indagine della polizia, che ha sgominato una banda dedita a furti nella zona di Nardò. A tre di loro è stato notificato nelle scorse ore l'avviso di conclusione delle indagini preliminari firmato dal sostituto procuratore Donatina Buffelli. Nei guai sono finiti Gianluca De Paola, 25 anni (l'unico al momento in carcere), Francesca Adamo, 19 anni, e Matteo Gaballo, 18 anni, tutti di Nardò. Neretini anche i due minorenni, la cui posizione è tuttora al vaglio della Procura presso il Tribunale per i minorenni di Lecce. L'accusa per tutti è di furto pluriaggravato e continuato, danneggiamento aggravato, ricettazione e incendio.
 

 


I colpi sarebbero stati messi a segno tra settembre e novembre dello scorso anno a Nardò, tutti con la tecnica della cosiddetta spaccata. Ad essere presi di mira, i negozi privi di saracinesca o altre protezioni, per cui gli autori, soprattutto in orari notturni, assestando dei calci e spallate agli infissi, riuscivano a rompere il vetro per poi penetrare all’interno ed asportare il cassetto del registratore di cassa e razziare il denaro contenuto all'interno, in genere somme di lieve entità.

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Le indagini, portate avanti dal personale del Commissariato di Nardò, con l’ausilio di pattuglie del Reparto prevenzione crimine della Questura di Lecce, ha portato ad individuare quello che viene ritenuto il capo del gruppo, De Paola, che viene arrestato il 31 ottobre, subito dopo aver consumato un furto ai danni del panificio "Neretum" con la complicità di un altro soggetto all’epoca in corso di identificazione. La stessa notte De Paola si era reso responsabile di altri reati tra cui il furto di un motoape, utilizzato per mettere a segno il colpo. L’arresto di De Paola ha permesso di mettere fine ai furti; in seguito gli investigatori hanno anche chiuso il cerchio attorno agli altri presunti responsabili, anche attraverso l'analisi delle telecamere di videosorveglianza e in seguito a numerose perquisizioni effettuate in casa dei sospettati. Agli indatati vengono contestati undici furti aggravati ed un incendio, avvenuti tutti a Nardò.

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