Movida molesta, rissa sfiorata tra ragazzini in piazzetta a Lecce

Movida molesta, rissa sfiorata tra ragazzini in piazzetta a Lecce
di Katia PERRONE
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Mercoledì 20 Luglio 2022, 21:14 - Ultimo aggiornamento: 22 Luglio, 08:55

Rissa sfiorata l'altra sera a Lecce. Ore 23.30. Gruppi di ragazzi, quasi tutti minorenni, sparsi tra piazzetta Alleanza e davanti ai lounge bar di via Salandra. Qualche bicchiere, qualche parola e qualche gesto di troppo e scatta la rissa. Tre giovani turisti vengono prima seguiti, poi fermati con offese ed epiteti goliardici, poi accerchiati. Tra un gruppo di salentini, ragazzi e ragazze indistintamente, ci finiscono un ragazzo, forse non ancora diciottenne, e due ragazze. Turisti tutti e tre. L’accento è chiaramente del nord. Ad un certo punto uno del gruppo formato da circa una quarantina di ragazzi mette una mano in faccia e poi al collo del giovane turista nel tentativo di dar vita ad una rissa che, senza ombra di dubbio, se non fossero intervenuti i proprietari dei locali e i clienti, seduti tranquillamente ai tavoli, urlando a tutto il gruppo di lasciar perdere i tre giovani, sarebbe finita male.

I fatti prima di mezzanotte

Come altre volte è successo in quella stessa zona, frequentata quotidianamente da ragazzini nelle ore serali e notturne. In questo caso ancor prima della mezzanotte, e quindi ancora prima dei divieti imposti dall’ultima ordinanza del sindaco Carlo Salvemini, entrata in vigore appena venerdì scorso.

Martedì sera fortunatamente ai tre turisti è andata bene.

L'intervento dei carabinieri

Due pattuglie di carabinieri sono arrivate sul posto poco dopo, quando però i malcapitati si erano già allontanati imboccando via Zanardelli e il folto gruppo di minorenni, alla vista dei lampeggianti, si era già dileguato, non riuscendo quindi a cogliere i responsabili sul fatto. Pochi uomini in servizio per fronteggiare una folla di ragazzini. Dopo questo ennesimo episodio, ad intervenire su quanto accaduto questa volta è la segreteria generale di Unarma ASC Puglia, l’associazione sindacale carabinieri. "Se invece delle mani al collo fosse partita una coltellata – scrivono in una nota – come accaduto proprio in questi giorni in altre località, staremmo a parlare di altro. Non bisogna arrivare a tanto per capire che non sarebbe assolutamente inopportuno se in certi posti, diciamo sensibili, si collocassero delle pattuglie fisse, chiamiamola polizia di prossimità, come accade all’angolo di via Trinchese con piazza Mazzini, almeno come deterrente".

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