Si terranno lunedì mattina a Oria i funerali di Leonardo Vitale, l'artista di strada morto a seguito di un'aggressione subita a Lecce la notte dello scorso 5 ottobre. La sua famiglia ha deciso che nel processo si costituirà parte civile attraverso gli avvocati dello Sportello dei Diritti perché «Sul piano penale - ha spiegato il figlio Giuseppe - è giusto che chi ha sbagliato paghi le sue colpe». La decisione arriva dopo l’interrogatorio di convalida del fermo di Mamadou Lamin, individuato come l'autore del ferimento fatale del madonnaro.
L'atopsia conferma: morte per emorragia cerebrale
Che la sua morte sia dipesa da un'emorragia cerebrale causata da un urto violento lo ha confermato anche l’autopsia eseguita ieri mattina dal medico legale Alberto Tortorella.
Tuttavia, in attesa della perizia del Pm, l'ipotesi di reato per cui si indaga è omicidio preterintenzionale in quanto non è ancora chiaro se a uccidere l'uomo sia stato un oggetto contundente utilizzato volontariamente dal 23enne senegalese che lo seguì per poi derubarlo oppure dalla caduta a terra causata dal pugno che quest'ultimo ha confessato di avergli sferrato.
La versione del 23enne: non volevo uccidere
Durante l’interrogatorio di convalida, Lamin ha confermato la sua versione dell'accaduto alla presenza dell’avvocato difensore Maurizio My, ribadendo che il suo scopo era la rapina e non certo l'omicidio. Il giovane ha anche aggiunto che durante la collutazione entrambi sarebbero caduti a terra ed essendo il responsabile fuggito con la valigia dell'artista non avrebbe avuto il tempo di cogliere la gravità delle sue condizioni.
L'addio della comunità di Oria
Intanto lunedì prossimo a Oria si terranno i funerali di Vitale. La sua tragica fine ha commosso i tantissimi che lo avevano conosciuto e che ne stimavano le doti artistiche. Su Facebook è anche comparsa una toccante ballata che gli ha dedicato il cantastorie Giovanni Rubino.